All’unanimità, erano presenti in 19, il Consiglio comunale ha approvato la delibera sulla ripubblicizzazione dell’acqua e le modiche al regolamento comunale riguardanti il gettone di presenza.
Sul ritorno all’acqua pubblica, il civico consesso ha, anche, invitato l’amministrazione a iniziare la procedura di inadempienza contrattuale nei confronti di Girgenti Acque. Si tratta di azioni concordate con altri Comuni, mentre il destino sulla legittimità della legge regionale è nelle mani del Commissario dello Stato.
La modifica al “gettone” è l’altro importante punto approvato sempre all’unanimità, ovviamente, dei presenti che, dicevamo, erano 19.
In particolare, è stato approvato il taglio del 50% del tetto massimo che può percepire un consigliere comunale. Si passa così da € 1.122,00 (lordi) attuali ad € 561.00 (lordi), la riduzione dell’importo del gettone di presenza da circa 58,00 euro a 32,54 euro e le regole che permetto di agevolare lo svolgimento delle commissioni fuori dagli orari di lavoro dei consiglieri comunali, in modo da ridurre al minimo i rimborsi per i titolari delle aziende per le quali i consiglieri lavorano.
Il gettone di presenza ridotto del 50% dalle modifiche approvate ieri, riceverà un ulteriore abbattimento del 30 % dovuto al mancato rispetto da parte del Comune del patto di stabilità.
La diminuzione dei costi della politica è stata approvata dai consiglieri comunali Gaetano Ariò, Antonio Palumbo, Michele Lombardo, Filippo Ceresi, Giovanni Bennardo, Salvatore Broccia, Giuseppe Plicato, Mariella Schifano, Giuseppe Milioti, Carmelo Vassallo Todaro, Pasquale Bottone, Gaetano Caramazza, Milioti Pasquale, Gero Castronovo, Antonio Limblici, Gioacchino Crapanzano, Giacomo Distefano, Giuseppe Bellavia e il presidente Salvatore Lupo.
Mentre i proponenti sono i membri della commissione settima: Antonio Palumbo, Antonio Fallea, Carmelo Vassallo Todaro, Bottone Pasquale e Milioti Pasquale.
Adesso, l’elezione a consigliere non è più un concorso a tempo determinato destinato a persone con famiglia estesa. Non ne varrà la pena per portarsi a casa mediamente 200 euro al mese. Fatto questo destinato a migliorare, senza dubbio, la politica locale.
2 commenti
Se rescindere il contratto con Girgenti Acque significa tornare alla gestione pubblica ed ai turni di 45 giorni come prima, io sono per restare con Girgenti Acque.
Siamo veramente lieti di assere stati smentiti. Ammirazione totale va ai rappresentanti della corte D’ assise che con votazione un’anime ha approvato il tagli ai costi della politica e il ritorno dell’acqua alla gestione dei comuni. Un primo passo è stato fatto. Aspetteremo il parere del consiglio di Stato per l’attuazione della legge Regionale. BRAVI, BRAVI, BRAVI. FAVARA LIBERA
P.S. Dopo 4 anni finalmente si incomincia a vedere qualcosa di positivo