Lillo Attardo
Avete giocato a nascondino con Manganella ed ora venite a parlare di Futuro. Semmai parliamo di passato
Tramite i potenti mezzi dei social network ho assistito alla Leopolda Favarese in insalata mista. Non mancava proprio nessuno; in queste occasioni la presenza di tutti i leader del partito è garantita, perché le passatelle piacciono a tutti. Si è parlato di tutto e niente: rilancio socio economico e alla riqualificazione urbana, pare che siano stati i temi trattati.
Proprio di riqualificazione urbana che a Favara è nata solo ed esclusivamente grazie al coraggio e alla tenacia degli imprenditori di Favara, che non hanno avuto nessun incentivo o sostegno, il Pd locale vuole spifferare magicamente l’attenzione degli elettori. Ospiti d’eccezioni erano i deputati regionali e nazionali che governano da turisti a Palermo e a Roma senza alcun minimo risultato per Favara. Infatti, nessun centesimo è arrivato a Favara, nessuna reale soluzione ai problemi che hanno generato proprio loro.
Il Pd dimentica che è al governo di Favara, con sindaco tesserato Pd e rilevanti esponenti dirigenziali del Partito. Parlare di Futuro è facile, sarebbe preferibile parlare di passato. Proprio così, di quel passato gestito dalla stessa classe politica che oggi con slogan vorrebbe incantare i cittadini in occasione del prossime elezioni comunali. Il tema semmai della nuova giovane classe politica dovrebbe essere #favaranondimentica, i cittadini non possono dimenticare chi ha creato il precariato per farne un uso strumentale di campagna elettorale, chi ha prosciugato le casse comunali con iniziative che potevano coprire un intero cartello promozionale siciliano; i meno giovani non possono dimenticare le scelte strategiche in tema ambientale, dei rifiuti, degli asili e delle tasse che oggi stanno condizionando il futuro dei prossimi 10 anni.
Parlano del rilancio dell’agricoltura, e mettono la tassa sui capannoni agricoli. Parlano di incremento turistico e fanno favoriscono le grandi compagnie petrolifere per trivellare e distruggere le coste siciliane. Promuovono iniziative per il recupero urbanistico dei centri storici, e in 5 anni non sono riusciti a completare il PRG favarese, mezzo indispensabile sia per accedere ai fondi comunitari destinati ai centri storici, sia per inserire il nostro comune nelle categorie dei territori “No tax area” che permetterebbe alle giovani imprese e non di investire nel cuore antico della città o nella zona industriale senza pagare imposte statali, favorendo il rilancio dell’occupazione. Parlano di sviluppo e poi censurano la nuova legge sugli appalti pubblici in Sicilia che garantisce maggiore sviluppo ed opportunità ad un sistema nell’Isola è collasso da tempo.
Statevene sereni…Conosciamo le vostre promesse da campagna elettorale!