Ieri mattina, l’incontro con Girgenti acque ha segnato la rassegnazione a subire tutti i “no” della società che gestisce il servizio idrico. Grande ospitalità, ma un “no” deciso al semplice sospendere per alcuni giorni l’installazione dei misuratori, giusto il tempo per verificare il contratto di somministrazione e le qualità tecniche dei contatori. Mentre di depurazione non si è potuto neppure parlare.
Nella serata dello stesso giorno, i termini sono cambiati, grazie ad un Consiglio comunale determinato più di Girgenti acque, ma, ovviamente, sul fronte opposto. Senza “odore” di campagna elettorale, ché maggioranza e opposizione hanno votato lo stesso documento.
All’interno dell’aula Falcone Borsellino, era presente la cittadinanza, chi non c’era segue gli eventi attraverso i media. A Favara non si parla di altro.
I favaresi in realtà non sono contro i contatori, sono maledettamente contrari a qualsiasi cosa comporti nuovi e maggiori costi. Anzi, proprio sui misuratori idrici si sentono traditi, dopo averli attesi da anni per non essere sottoposti ad un odioso regime forfettario che equipara il consumo di un bar a quello di una famiglia.
Adesso, l’atteso contatore conteggia pure l’aria che c’è all’interno delle condotte idriche. Il contratto di somministrazione contiene alcune clausole a svantaggio dell’utenza. C’è l’assalto ad installare da parte di Girgenti acque senza preavviso al cittadino, come previsto dalla carta di servizi. Intanto, l’acqua arriva quando arriva e l’erogazione H24 resta un sogno.
Le turnazioni rendono indispensabili i recipienti dei privati, che sono l’elemento che mettono a rischio la potabilità dell’acqua. Alla fine l’atteso contatore peggiorerebbe, almeno al momento, le condizioni dell’utente, con un aggravio di costi senza un effettivo miglioramento del servizio che resta perennemente legato all’acqua corrente.
Ieri sera, il Consiglio comunale “in seduta di serie A” ha presentato il conto a Girgenti acque senza trascurare nessun minimo dettaglio.