La Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Porto Empedocle sequestra attrezzi e reti da pesca: denunciati pescatori abusivi sorpresi in attività all’interno del porto con grave pericolo per la sicurezza della navigazione. L’operazione è stata portata a termine nella notte di ieri, mercoledì 6 aprile, all’interno dello scalo marittimo empedoclino dove, in prossimità delle navi traghetto per le isole Pelagie una piccola unità era intenta a calare attrezzi da pesca con il favore del buio.
Poco prima delle ore 23 una pattuglia di militari della Capitaneria di Porto, impegnata nei consueti controlli di sicurezza in area portuale, ha avvistato il natante – scarsamente visibile per l’assenza di luci e segnalazioni di bordo – ed ha subito disposto l’intervento di una motovedetta che ha bloccato l’unità da diporto intenta al recupero delle reti calate nello specchio acqueo antistante i traghetti. Al conduttore, G.B. 30enne di Favara, e al proprietario, G.F. 49enne empedoclino, è stata elevata una sanzione da 1.000 euro per esercizio della pesca con attrezzi professionali senza la prescritta licenza, con relativo sequestro di circa 200 metri di reti da posta di tipo tremaglio. In considerazione del pericolo per la sicurezza della navigazione e portuale e la tutela della pubblica incolumità, rappresentato dalla presenza in acqua del natante, privo di luci e segnalamenti, delle reti e degli attrezzi da pesca lungo la rotta delle unità navali in ingresso ed uscita dal porto, i militari hanno altresì provveduto ad inviare all’Autorità Giudiziaria notizia di reato per “violazione di norme sulla sicurezza della navigazione” e “inosservanza di norme sulle segnalazioni” come previsto dal Codice della Navigazione.