Sono state già presentate ufficialmente quattro candidature a sindaco di Favara, intanto il centrodestra sembra in difficoltà, arranca. Indubbiamente sta in silenzio.
“La devo contraddire – a parlare è Gianfranco Micciché, responsabile regionale di Forza Italia – il centrodestra non è in difficoltà, non arranca e tanto meno se ne sta zitto. Noi diversamente dagli altri non siamo presi dalla foga di presentare la candidatura, perché non si tratta di eleggere la miss o il mister di un qualsiasi concorso, ma di affidare un programma elettorale serio ad una personalità che si riconosce nei valori del centrodestra che dovrà guidare Favara in un momento complicato e difficile della sua storia amministrativa”.
Rispetto gli altri, nello specifico delle candidature, sempre di ritardo si tratta .
“E sempre rispetto alle candidature – continua Micciché – le ribadisco che abbiamo scelto un percorso diverso perché siamo consapevoli del disagio che vive il nostro elettorato. Il Pd e Area popolare a Favara hanno proposto la candidatura di Gabriella Bruccoleri, che mi dicono molto vicina al volontariato e alla Chiesa. Trovo paradossale che una forza politica continua a non trovare al suo interno personalità in grado di correre per la carica di sindaco, mi va benissimo, nello stesso tempo, il fatto che la società civile collabori con i partiti, ma le due componenti devono reciprocamente condividerne gli ideali e i principi. Cosa può condividere una personalità vicina alla Chiesa sull’utero in affitto o sulle unioni civili? Uno o è una cosa o è una cosa diversa. Potrebbe dirmi che a Favara è una competizione locale e poco c’entrano questi argomenti. In realtà l’elettorato vive un grande disagio e noi non vogliamo essere complici di chi non offre chiarezza nei percorsi politici nazionali o locali”.
Guardando ognuno a casa propria cosa propone per Favara.
“E’ necessario – conclude Gianfranco Micciché – formare una grande coalizione di centrodestra, l’unica in grado di aggredire e risolvere i problemi della città, ad iniziare da quello finanziario dell’Ente. Una amministrazione libera di affrontare Crocetta e Renzi senza temere di essere tirata per la giacca dai referenti politici regionali e nazionali che attualmente guidano la Regione e lo Stato. Libera di gridare l’allarme Favara e di andare dritto a risolvere le gravi problematiche della città senza preoccuparsi di dispiacere al deputato di riferimento. Noi stiamo lavorando ad un programma che offre soluzioni e contesti il passato e il presente di un paese martoriato. Dopo e solo dopo cercheremo la migliore candidatura collaborando con la società civile. Il nostro modello mira a soddisfare la base e a non utilizzarla e danneggiarla con il pressapochismo e con false vittorie che rappresentano solo la sconfitta della tutela dei cittadini”.