Pino Sciumé
Davide Faraone, Sottosegretario del Ministero dell’Istruzione del Governo Renzi, ha presieduto, ieri sera, al teatro della Posta Vecchia di Agrigento, la presentazione del suo primo libro “Sottosopra, come rimettere la Sicilia sulle sue gambe”. Ad intervistarlo un giornalista e scrittore del calibro di Francesco Pira, docente di Comunicazione presso l’Università degli Studi di Messina.
Gremita la sala del teatro che ha visto la presenza di molti simpatizzanti e attivisti del PD. Tra gli altri i deputati Angelo Capodicasa e Giovanni Panepinto, il Segretario Provinciale Giuseppe Zambito che ricopre anche il ruolo di componente della segreteria particolare di Faraone al Ministero del Miur per seguire il progetto della “Buona Scuola”.
Incalzato dalle domande di Francesco Pira, Davide Faraone che, è bene ricordarlo, è l’uomo di Renzi in Sicilia, non ha mostrato alcun tentennamento sulle applicazioni del pensiero renziano nella nostra terra, spaziando sui grandi temi della politica economica e sociale isolana, sottolineando quelle mancate iniziative che di fatto hanno lasciato al palo lo sviluppo e l’occupazione. Come dire si parla troppo ma si conclude poco.
Questa terra ha tutto, mare, coste, porti, agricoltura, bellezze naturali e prospettive turistiche di eccellenza. Un sottosuolo pieno di energia, aeroporti. Perché nulla funziona come dovrebbe? La risposta bisogna cercarla nell’apatia che alberga dentro di noi. Abbiamo anche uno Statuto Autonomo che noi stessi non sappiamo valorizzare. Non riusciamo ad attingere ai fondi europei con i quali potremmo risolvere i problemi legati alle inesistenti infrastrutture. Roma ci può dare l’input, ma il resto dipende dai siciliani.
Ecco spiegato il titolo del suo libro. Si è spinto persino a dichiararsi favorevole alla costruzione del ponte sullo Stretto e al Muos di Niscemi. Sono opere che portano ricchezza e quindi occupazione. Tutto ciò, accanto ad una seria politica che miri alla valorizzazione delle nostre bellezze artistiche e naturali e alle ristrutturazioni infrastrutturali che attirerebbero investimenti e turismo e metterebbero la Sicilia “Sottosopra”, una regione che non pensi più all’assistenzialismo e che diventi protagonista del proprio futuro.
Numerosi i favaresi che si sono recati al convegno della Posta Vecchia. Il Sindaco Manganella, Carmelo Castronovo, l’Assessore Sara Chianetta, i consiglieri comunali Gaetano Caramazza e Gero Castronovo, il segretario cittadino del PD Carmelo Vitello, Dino Cusumano. E poi la presenza della candidata Sindaco Prof.ssa Gabriella Bruccoleri, sostenuta, oltre che dal PD, da un vasto schieramento di forze politiche. Alla nostra domanda: cosa farebbe, nel caso fosse eletta, se qualcuno le verrebbe a presentare il conto? Con molta serenità ci ha risposto: “Mi hanno chiamata per essere candidata a sindaco e tutti sono consapevoli di come la penso. Sono stata e sarò sempre una persona libera. Questo è il mio modo di essere, non accetto condizionamenti”.
Ed infine, ma non ultima, Angela Lentini, Presidente dell’Associazione Onlus Avodic, che è stata fortemente convinta, nonostante la sua riluttanza, a candidarsi al consiglio comunale, nella lista del PD, dallo stesso segretario provinciale Giuseppe Zambito.