Perché ti sei candidato?
“Spesso mi viene rivolta questa domanda ed è giusto che vi spieghi le mie motivazioni. Non nascondo che la scelta è stata faticosa, ho discusso a lungo con la mia famiglia ed i miei sostenitori. Dopo una settimana, ho preso questa decisione. Certamente, in un momento in cui le persone non credono più ai politici, soltanto un folle può scendere in campo. Sappiamo benissimo che negli ultimi anni, il fine politico, ed in particolare lo vediamo a Favara, è cambiato. Siamo passati da una politica al servizio dei cittadini ad un politica che fa gli interessi soltanto di alcuni. Dobbiamo riportare a Favara i valori del passato, che si sono persi in questi anni. Politica deriva dal greco e significa città. Al centro non dobbiamo mettere gli interessi personali, ma gli interessi della città. Ecco perché mi sono candidato, per dare voce ai problemi che non sono stati mai ascoltati o ignorati”
Conosci la reale situazione di Favara; personale, finanza, tributi, acqua, sicurezza e decoro urbano. Come vuoi affrontarla e risolverla?
Per parlare di problematiche così importanti, dieci righe non bastano per niente. Però posso trovare un trait d’union fra questi temi: il debito comunale. Puntare il dito e criticare il passato è inutile e dannoso. È necessario dare delle soluzioni. Vi sono numerosi sprechi all’interno del comune che comportano un aggravo all’erario comunale. È necessario, dunque, ristabilire un ordine e fare piazza pulita degli sprechi. Di conseguenza, un riordino dei dipendenti comunali è obbligatorio. Ma, ovviamente, nessuno deve essere penalizzato in questo nuovo assetto. Inoltre, vi sono dei precari storici. È assurdo che dei lavoratori a 50 anni siano ancora dei precari. Garantiremo delle sicurezze per loro. Garantendo una buona gestione delle finanze, noi faremo tutto il possibile. Ma promettere mari e monti è inutile, il cittadino non deve essere illuso, ma deve essere messo al corrente delle reali questioni del suo paese.
Perché i cittadini devono votare te e non i tuoi avversari?
“Io sono candidato con una lista civica, “Noi amiamo Favara”. Siamo sostenuti dai Verdi, un progetto che porterà uno sviluppo pulito e sicuro. Questa unione è nata da un incontro di idee che vogliono rendere Favara di nuovo grande. Il nostro programma, diversamente dagli altri, mette al centro una questione importante: il bilancio. Se non riusciamo a ridurre il debito, nessuno potrà fare nulla. L’unico vero impegno che prendiamo con i cittadini riguarda il piano di riequilibrio. Per il resto abbiamo persone qualificate con idee molto valide. Le strade e le buche, le ville abbandonate e gli spazi per gli anziani sono questioni molto importanti, ma impossibili da realizzare se prima non diminuiamo il debito. Io credo che non promettendo nulla in cambio del voto, non essendo gestiti da qualcuno dietro fa già la differenza. Siamo senza padroni, quello che serve in questo momento ad un paese come il nostro”.
Conosci gli amministrati, la loro capacità di reddito, le loro aspettative, i loro bisogni?
“Io, grazie al mio lavoro, sto sempre in contatto con i cittadini. In primis sono un cittadino, vedo quali sono i problemi. Dalle tasse alle strade, dalla spazzatura alla sicurezza, queste sono questioni molto, troppo importanti. Conosco anche, diversamente dagli altri, gli uffici comunali. In particolare, voglio utilizzare questo spazio concesso per ricordare come il comune stia gestendo le elezioni comunali. Nell’ufficio elettorale soltanto 4 persone gestiscono la situazione, non considerando tutti gli operai sfruttati dal comune. Tutto ciò è assurdo. Come possono gestire una situazione del genere? È umanamente impossibile. Conosco perfettamente le problematiche del nostro paese, e sono consapevole che Favara abbia bisogno di una rivoluzione, che sono delle persone al di fuori dei partiti possono portare. E la nostra squadra ha tutte le carte in regola per governare questo paese”.