Chi paga vuole sapere quanti sono i “non paganti”
Sappiamo che c’è un piano di riequilibrio del debito comunale in attesa della decisione del Ministero degli Interni, sappiamo che nel Febbraio del 2015, la dottoressa Russello informò l’amministrazione comunale passata che gli incassi dei tributi non coprivano più la spesa corrente, sappiamo di un arbitrato contro l’Aipa che non ci ha dato ragione, così come da noi attesa. Conosciamo le misure chieste dalla Corte dei conti, ma non conosciamo le azioni intraprese dal Comune e, di più, i risultati delle stesse, ad oggi.
Ora, nessuno si aspetta, nel giro di circa un mese dall’insediamento, di assistere all’immediato miglioramento di Favara, nello stesso tempo, si vuole conoscere lo stato dell’arte, dettagliato, della situazione finanziaria dell’Ente che maggiormente preoccupa la collettività.
Chi paga le tasse vuole conoscere la grandezza della massa degli evasori, vuole conoscere quale è stata la produttività della macchina comunale, per avere un riferimento in termini di miglioramento o di peggioramento con il passato, rispetto all’incasso di oneri di urbanizzazione, occupazione suolo pubblico, parcheggi a pagamento, lotta all’evasione fiscale, contravvenzioni e altro ancora.
Prima di girarla definitivamente, si vuole leggere la pagina del passato per iniziare a scrivere quella nuova.
Sono cifre e dati a portata di mano per l’amministrazione, sconosciuti o quasi all’opinione pubblica che deve faticare e a volte “rubare” per avere un minimo di notizie in tempi reali, piuttosto che aspettare i bilanci consuntivi, nei quali si trova quello che c’è. Meglio avere nell’immediato la verifica e l’analisi politica dell’attuale stato dell’arte, per considerarlo un punto di partenza.