“Presto a Favara potrebbe essere dichiarato il dissesto finanziario. Ciò è emerso ieri, in sede di Conferenza dei Capigruppo consiliari, alla presenza del Sindaco, del suo vice e dell’assessore al Bilancio”. A dirlo sono il capogruppo Marilì Chiapparo e Rossana Castronovo che hanno chiesto la convocazione urgente, per avere chiarimenti sulla delicata situazione dei precari, stante l’imminente scadenza dei contratti di lavoro al 31 luglio prossimo.
“L’Assessore al bilancio è stata chiara: le entrate non coprono le uscite, con pesanti disavanzi di amministrazione accumulati negli anni e con debiti che continuano a nascere senza sapere come poterli fronteggiare. Alla luce di quella sconfortante analisi, è risultato altrettanto chiaro che i lavoratori precari sono a rischio e che la sorte dei loro contratti, non potendone garantire il Comune la totale copertura finanziaria per il rinnovo, dipende dal governo nazionale e regionale. A poco servirebbero, a dire dell’amministrazione, le proposte avanzate dal Capogruppo del “Gruppo Misto” (rinuncia all’indennità da parte del sindaco, degli assessori e dei consiglieri comunali, rinegoziazione dei contratti per la fornitura di beni e servizi esterni, cessazione dei contratti d’affitto e razionale utilizzo degli immobili non alienabili di proprietà del comune, vendita del patrimonio immobiliare disponibile non strettamente necessario all’esercizio delle funzioni istituzionali, tagli alle spese non obbligatorie, recupero dei crediti) per tentare, quanto meno, di risanare i conti del Comune, di non far gravare ulteriormente sui cittadini il peso delle conseguenze di un eventuale dissesto e di non mettere a rischio il posto di lavoro dei dipendenti a tempo determinato. Con la certezza che, al di là delle differenze tra maggioranza ed opposizione, siamo uomini e donne responsabili, esortiamo il nostro sindaco e l’amministrazione tutta, ai quali riconosciamo la capacità di farlo, ad agire nell’interesse esclusivo di Favara e dei favaresi, evitando anche ciò che sembrerebbe inevitabile, perché non possiamo più permetterci di sbagliare”.