Trasmessa stamani al Presidente del Consiglio Comunale la relazione del Collegio dei Revisori dei Conti contenente il parere sulla proposta di deliberazione per il Consiglio Comunale avente ad oggetto: “Proposta al Consiglio Comunale di dichiarazione di dissesto finanziario ai sensi dell’art. 246 del D. Lgs. n. 267/2000”.
La proposta era stata approvata dalla Giunta Municipale con verbale n.115 del 22.09.2016.
In una dettagliata relazione di 24 pagine, i revisori dei conti Claudia Restivo, presidente e gli altri due componenti Giuseppe Signorino Gelo e Filippo Lipari, concludono che ricorrono i presupposti per il ricorso alla procedura del dissesto finanziario ex art. 244 TUEL, specificando altresì che:
– che a tutt’oggi le maggiori criticità rilevate dalla Corte dei Conti in relazione ai rendiconti 2011, 2012 e 2013 continuano a permanere con inevitabile mancata sana gestione dell’Ente;
– che le misure individuate nel piano di riequilibrio finanziario non hanno trovato compiuta attuazione, con evidente impossibilità di raggiungimento degli obiettivi di risanamento programmati, come attestato dagli Uffici dell’Ente;
– che la massa debitoria dell’Ente certa, liquida ed esigibile assieme alla costante e persistente anticipazione di cassa genera una grave tensione di liquidità, e tale da non consentire una normale gestione finanziaria;
– che nel corso dell’esercizio in esame un elevato ammontare di passività precedentemente individuate quali potenziali hanno trovato manifestazione finanziaria;
– che la gestione dei residui fa registrare, con costanza, una scarsa capacità di realizzo/smaltimento degli stessi;
– che i risultati di amministrazione dell’ultimo triennio evidenziano dei disavanzi consistenti dovuti in parte alla gestione corrente, in parte alla necessità dell’introduzione in bilancio di cospicui accantonamenti ai fondi, in parte agli effetti del riaccertamento straordinario dei residui;
– che l’Ente registra, nel corso degli ultimi anni, una bassa percentuale di riscossione delle entrate proprie;
– che il disavanzo di amministrazione emerso nel rendiconto 2015 non ha trovato copertura con i mezzi ordinari previsti dalla normativa di riferimento;
– che le proiezioni del bilancio di previsione 2016 non hanno consentito il raggiungimento del pareggio economico;
La relazione si conclude rappresentando al Consiglio Comunale che l’approvazione della proposta de quo necessita della preventiva dichiarazione di decadenza del piano di riequilibrio pluriennale finanziario ex art. 243 bis del TUEL approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 83 del 14.06.2015.
In estrema sintesi ecco alcuni numeri del defaul
La gestione finanziaria dell’ente è stata più volte oggetto di verifica da parte della Sezione Regionale di controllo della Corte dei Conti.
Dall’esame della situazione finanziaria dell’ente sono state individuate una serie di cause che hanno condotto al dissesto e che vengono di seguito analiticamente descritte.
La situazione debitoria dell’Ente alla data del 26/10/2016 è quantificata in €.6.357.741,60 essa è afferente agli anni 2015 e 2016 ed è comprensiva sia di debiti certificati da provvedimenti di liquidazione che da fatture in attesa di liquidazione.
A ciò si aggiunge il costante utilizzo in termini di cassa di entrate aventi specifica destinazione ai sensi dell’art. 195 del Tuel, i cui fondi alla data del 26/10/2016 ammontano a € 298.061,41, mentre i pignoramenti a carico dell’ente ammontano ad € 116.250,75.
I debiti fuori bilancio ammontano complessivamente ad € 4.490.673,86. L’Ente presenta nel rendiconto dell’esercizio 2015 un disavanzo di amministrazione pari a 10.223.069,06, mentre le proiezioni di bilancio esposte nella proposta di deliberazione per il consiglio comunale evidenziava un disequilibrio di parte corrente pari ad € 5.472.943,79; tale importo è da considerarsi in continua evoluzione e tendenzialmente negativa. Già lo schema di bilancio rileva un maggiore disequilibrio, ammonta complessivamente ad € 5.956.024,70, a causa dell’introduzione in contabilità di maggiori costi derivanti dai servizi socio-assistenziali.