È ufficiale il Comune di Favara è in dissesto finanziario.
Il consiglio Comunale ha, infatti, approvato la proposta di dissesto finanziario con 13 voti favorevoli, 9 contrari e 1 astenuto. L’adunanza, iniziata con quasi un’ora di ritardo, si è aperta con l’intervento del Presidente del Consiglio Comunale Salvatore di Naro che ha spiegato le motivazioni della convocazione con i caratteri di urgenza, ragioni che non hanno convinto l’opposizione che ha polemizzato contro tale la decisione e ha votato contro non ravvedendone le ragioni. La maggioranza, nonostante il voto contrario della minoranza, forte dei numeri, ha approvato i caratteri di urgenza e così il presidente ha potuto validare la seduta. Si passa al successivo punto all’ordine del giorno, che è appunto la proposta di dissesto finanziario, chiede ed ottiene la parola il Consigliere Selenia Failla, del Movimento 5 Stelle, che propone di modificare la proposta in oggetto inserendo, nella stessa, la decadenza del piano di riequilibrio finanziario, precedentemente approvato, così come richiesto dal collegio dei revisori nel parere espresso. L’emendamento verrà approvato dopo 2 ore di interventi dell’opposizione, della maggioranza, del segretario, del Presidente, dell’assessore e del dirigente alle finanza… un vero e proprio caos. Approvato l’emendamento l’assessore al bilancio Crocetta Maida legge il testo della proposta da approvare, a seguito di ciò il presidente dichiara aperto il dibattito politico sul punto. Numerosi gli interventi del Consigliere Marilì Chiapparo del gruppo misto e di Tonino Scalia di Sicilia Futura che hanno dibattuto e controbattuto su ogni minimo argomento.
Per la maggioranza il Capogruppo dei 5 Stelle, Carmelo Sanfratello, ha parlato con i numeri alla mano di dissesto finanziario affermando che non è una scelta politica di governo della città bensì una scelta obbligata dovuta dal disastro ereditato dal passato.
Per il Capogruppo del PD Laura Mossuto, invece, è stata l’occasione per polemizzare con il Presidente del Consiglio per la gestione dei lavori, con la scelta politica del dissesto e con la dirigente ai servizi finanziari -“il confronto come sempre palesa la fragilità della amministrazione che, ancora in clima da campagna elettorale, tira fuori slogan e numeri prendendosi meriti nn propri. Senza il conforto della responsabile finanziaria, avvezza ai cambiamenti di idee repentini, nn avrebbero nessun appiglio. Dalla discussione altro non emerge il fatto di avere ammesso la loro volontà politica di farlo questo dissesto”.
Duro anche l’intervento del Capogruppo dell’UDC Salvatore Giudice – “Ritengo inadeguati i tempi ed i modi di convocazione di questa seduta del consiglio comunale e continuo a sostenere la mia posizione distante dal dissesto finanziario, anche perché nell’ultima conferenza dei capigruppo il
Collegio dei revisori ha chiarito che ha dato parere favorevole al dissesto perché l’amministrazione ha posto loro esclusivamente il quesito sulle condizioni di dissesto, se l’amministrazione avesse posto il quesito sulle possibilità di valutare la strada del piano di riequilibrio, la risposta dei revisori non sarebbe stata negativa“.
Numerosi sono stati gli interventi degli altri Consiglieri di maggioranza e di opposizione volti da un lato a spiegare che il dissesto non poteva essere evitato e rappresenta l’unica strada percorribile, dall’altro, invece, a spiegare che il piano di riequilibrio poteva essere rimodulato e quindi poteva essere salvata la città dal dissesto. Il Consiglio, a tarda sera, ha approvato la proposta e con una votazione a parte ha approvato l’immediata esecutività dell’atto, in modo che già da domani gli uffici potranno lavorare ed elaborare gli atti consequenziali ed inviarli agli organi competenti. A chiusura di seduta, sull’esito della votazione, è intervenuto il Sindaco paragonando i costi di questi primi 5 mesi di Governo ai primi 5 mesi di governo della precedente legislatura concludendo l’intervento tra le polemiche degli ex amministratori presenti in aula.