Intensa azione di controllo del territorio da parte dei Carabinieri della Compagnia di Licata con l’ausilio della Compagnia di Intervento Operativo del 12° Battaglione “Sicilia” di Palermo. I militari della’Arma hanno intensificato i controlli del territorio della città di Licata, finalizzati a garantire un maggiore sicurezza reale e percepita dai cittadini. Nel centro abitato della città marinara, infatti, è stata garantita la presenza sia durante il giorno che in ore notturne con più pattuglie posizionate nelle principali arterie stradali, ponendo attenzione anche lungo la S.S. 115, ove è stato istituito un posto di blocco che ha filtrato tutto il traffico veicolare in entrata e in uscita. L’attività ha consentito di controllare 107 persone e 96 veicoli. Sono stati inoltre controllati 2 esercizi pubblici per la somministrazione di alimenti e bevande ed eseguite 4 perquisizioni domiciliari e 9 perquisizioni personali e veicolari finalizzate alla ricerca di armi e sostanze stupefacenti. 25 contravvenzioni al Codice della Strada sono state accertate e contestate ad alcuni automobilisti, per un importo di circa 6000 Euro, di cui 5 autoveicoli e motoveicoli sono stati sequestrati per mancanza di copertura assicurativa per la responsabilità civile automobilistica. Sono state controllate 18 persone destinatarie degli arresti domiciliari, della misura di sicurezza della libertà vigilata e della sorveglianza speciale.
I Carabinieri della Stazione di Palma di Montechiaro, nel corso di un servizio di controllo del territorio, hanno arrestato in flagranza di reato due cittadini romeni, Gheorghe Negoita, classe 1969, bracciante e Mihaela Panaite, classe 1978, domiciliati a Palma di Montechiaro, poiché resisi responsabili in concorso del reato di furto aggravato di energia elettrica. I Militari dell’Arma con l’ausilio dei tecnici verificatori della società Enel distribuzione S.P.A. di Agrigento, effettuavano un’ispezione presso l’abitazione dei due coniugi romeni, ubicata in via IV Novembre, al fine di verificare la corretta erogazione e pagamento dell’energia elettrica. Nel corso degli accertamenti veniva scoperto che i due soggetti si erano allacciati arbitrariamente ad una cabina della rete elettrica pubblica, sottraendo fraudolentemente energia elettrica al fine di alimentare la propria abitazione. Gli arrestati, espletate le formalità di rito, venivano condotti presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida, così come disposto dall’Autorità Giudiziaria.