“Abbiamo lavorato tanto e bene. 100 delibere, l’ultima proprio questa mattina e tutte in linea con il nostro programma. Confermiamo di avere ereditato un Comune in macerie ma non ci siamo scoraggiati, ci siamo rimboccate le maniche e ci siamo messi subito a lavoro per il bene della nostra città”. Si può riassumere così il pensiero della sindaca di Favara Anna Alba che a capo della sua amministrazione a 5 Stelle ha guidato la città di Favara in questi primi sei mesi di mandato, dopo l’elezione plebiscitaria del giugno scorso. E per relazionare sull’operato della sua Amministrazione la sindaca Anna Alba, unitamente alla sua giunta e a buona parte dei Consiglieri comunali, ha indetto una Conferenza stampa alla quale erano presenti in maniera ordinata e silenziosa anche diversi cittadini. Anna Alba ha spiegato per grandi linee quelle che sono state le azioni principali da Lei svolte, con la prima delibera in favore dei precari. Stesso oggetto anche per l’ultima delibera, come dicevamo la n.100 è stata firmata poco prima di iniziare la Conferenza stampa, che è relativa alla prosecuzione del rapporto di lavoro per i precari in riferimento alle recenti direttive della Regione Siciliana. “Altro che Movimento 5 Stelle licenzia precari”.
La sindaca ha parlato anche di taglio dei costi e delle spese: dai dirigenti, che da otto sono passati a 5, agli affitti; dalla riduzione dei costi della politica al taglio di molte spese non obbligatorie. “Con le somme che si stanno accantonando – ha detto – ci sono due strade da percorre. La prima prevede l’acquisto di un mezzo per disabili, l’altra uno scuola bus”. Alba ha parlato anche degli interventi per cercare di migliorare alcuni settori vitali per il Paese come il Corpo della Polizia municipale attraverso la formazione di dipendenti inquadrati in altri profili. Ma soltanto in sette hanno risposto all’appello e questi 7 ancora non possono entrare in servizio in quanto non ci sono le somme necessarie per la loro formazione, cosa che si spera si possa fare già nel mese di gennaio appena ci sarà la disponibilità economica. Tra le 100 delibere, la più “forte”, come già anche noi avevamo detto nel nostro precedente articolo, è stata quella relativa alla dichiarazione del dissesto finanziario successivamente approvata dal Consiglio Comunale. “Non una scelta discrezionale, una volontà politica ma purtroppo un atto dovuto poiché non c’era alcuna alternativa – ha ribadito con forza Alba – il piano di riequilibrio si è dimostrato fallimentare e non poteva essere applicato”. Sempre a proposito di risparmio la sindaca ha parlato dell’iniziativa delle luci LED rese possibili a costo zero grazie all’impegno della ditta che ha in gestione la manutenzione, così come altre cose sono state realizzate solo grazie all’impegno e alla disponibilità di privati che hanno messo a disposizione del Comune risorse, uomini e mezzi per realizzare qualcosa di necessario per la città. Interventi che l’amministrazione non poteva permettersi per mancanza si soldi.
Alla relazione sui 6 mesi di operato amministrativo hanno dato il loro contributo anche gli assessori. Rossella Carlino ha parlato di servizi sociali, scuola, mensa, piscina e trenino turistico. Umberto Rumolo di concertazione turistica, start up e iniziative per lo sviluppo economico. E poi l’assessore alle infrastrutture, urbanistica e centro storico Amodeo Nicotra che ha stupito anche gli addetti ai lavori quando ha detto che l’amministrazione comunale ha dovuto procedere anche all’accatastamento della maggior parte delle strutture di proprietà comunale che non erano mai state accatastate come il cimitero, lo stadio, o le ville. Cosa che impediva di attingere a finanziamenti previsti da specifiche leggi. Una batosta diretta più ai funzionari e dirigenti che ai vecchi amministratori. Stimolato dai giornalisti l’assessore Nicotra, che assieme a Rumolo in questi sei mesi non ha voluto o trovato visibilità mediatica, ha dato chiarimenti anche sul PRG, il Piano regolatore generale, che è in commissione alla Regione per avere il decreto sulla Vas, ovvero la valutazione strategica, e che al più presto sarà esitata. Altra posizione di stallo la vicenda del il metano: “Tutte le competenze comunali sono già state assolte – ha detto – mandando tutte le carte al Ministero. La società Concordia, dopo aver risolto le problematiche giudiziarie, sta definendo il progetto con alcune modifiche necessarie e così potranno iniziare al più presto i lavori”.
Ma tra queste 100 delibere, ha chiesto il collega Totò Arancio, quale è mancata? Quale azione Alba avrebbe voluto fare ma che però non è stato possibile effettuare? “La gestione in house dei rifiuti che è stato il nostro cavallo di battaglia” ha detto Anna Alba, lanciando l’assist sullo spinoso argomento al suo vice e assessore al ramo Lillo Attardo. “Il nostro impegno quotidiano è sotto gli occhi di tutti – afferma – e ci troviamo a lottare contro una legislazione che non ci piace. Abbiamo dovuto subire la Srr, il rinnovo dell’appalto non potendo procedere per la gestione in house. Ci stiamo muovendo con altri Comuni per accelerare in questa direzione”. Attardo ha parlato anche dei costi del servizio sui quali non è stato possibile intervenire, “anzi abbiamo subito la mazzata dell’aumento del costo di conferimento, dello spostamento della discarica e di oltre 400 mila euro di somme, chiamiamole arretrate. Dove è stato possibile ridurre lo si è fatto – ha ribadito – come il dimezzamento dei compattatori da 8 agli attuali 4”.
Ecco i sei mesi di amministrazione comunale a 5 Stelle. Un tempo forse troppo breve per poter dare dei giudizi o trarre conclusioni che potrebbero essere considerate affrettate. Ma sono stati i pentastellati a parlare di “rivoluzione” nella loro campagna elettorale e rivoluzione i cittadini si aspettano. Anche se le rivoluzioni, anche le meno cruente vanno sempre combattute con le armi che forse a Favara sono venute meno. Non vogliamo dare attenuanti o suggerire scuse. Ci riferiamo al bilancio e quindi alla possibilità di spendere, investire e dare servizi. Il dissesto,forse, falsa un po’ tutto, ma era una “variante” che si conosceva e che chi andava a governare doveva tenere in conto. Il programma elettorale di Anna Alba è corposo, ben 11 pagine e 10 punti che al loro interno contengono decine di argomenti. Noi questo lo abbiamo evidenziato. Abbiamo detto che alcuni punti sono stati affrontati, altri solo iniziati; diversi sono rimasti solo sulla carta, qualcuno sarà portato avanti inseguito; magari alcuni saranno anche dimenticati. Se il tempo può essere una attenuante, è giusto dire che sono trascorsi solo sei mesi. Se la capacità di spesa è essenziale è giusto dire che il Comune è in dissesto e non ha un cent, e che, purtroppo, il peggio deve ancora arrivare.
Il vice sindaco Lillo Attardo è stato chiarissimo ed ha ribadito il concetto da sempre condiviso da tutta la Giunta e da tutto il Movimento 5 Stelle “Se a metà del mandato non abbiamo realizzato almeno il 30% del nostro programma, lasciamo e andiamo a casa”.