Ha sottratto circa 180mila euro ad alcuni pensionati
In sede di contestazioni l’indagato ha ammesso le proprie responsabilità, riferendo di aver sottratto i soldi per aiutare un amico (a tutt’oggi ignoto)
Oggi i Carabinieri della Stazione CC di Castrofilippo, dipendente la Compagnia CC di Canicattì, hanno arrestato ad Agrigento D.R.V. 56 enne per i reati di “TRUFFA AGGRAVATA E CONTINUATA”.
Le indagini condotte dai Carabinieri della locale stazione hanno preso il via da una segnalazione delle poste italiane di Catania, che informava l’Arma circa la sospensione cautelare del direttore del locale ufficio postale, per un ammanco di 51.000 euro circa.
Le indagini hanno permesso di accertare che il direttore – dal marzo 2015 al maggio 2016 – carpendo la fiducia di alcuni clienti, aveva sottratto loro una ulteriore somma di euro 180 mila circa.
I truffati sono un vedovo pensionato, 83enne – euro 50 mila circa; una vedova, pensionata, 89enne- euro 17 mila circa; vedova, casalinga, 60enne- euro 9 mila circa; vedova, pensionata, 61 enne- euro 30 mila circa; 2 eredi, facendosi consegnare i documenti relativi alla chiusura dei conti dei defunti genitori per distrarre la somma di euro 65 mila circa; 2 soggetti anziani carpendone la fiducia per sottrargli euro 8 mila.
In sede di contestazioni l’indagato ammise le proprie responsabilità, riferendo di aver sottratto i “soli” 51 mila euro dall’ufficio per aiutare un amico (a tutt’oggi ignoto). Nella abitazione e nell’ufficio del direttore sono stati recuperati vari libretti e copie dei documenti personali dei contraenti, in alcuni casi anche carte di credito con relativo PIN.
Contestualmente all’arresto è stato notificato al soggetto un decreto con il quale il Tribunale dispone il sequestro preventivo, in funzione di successiva confisca, delle somme di denaro depositate in conti correnti intestati o cointestati al reo, nonché di eventuali investimenti in titoli, obbligazioni o altre forme d’investimento, sino al raggiungimento della somma di euro 200 mila a copertura delle somme da restituire.
In via subordinata il sequestro anche di beni mobili intestati all’indagato fino ad un massimo di euro 50 mila.
Sono tutt’ora in corso accertamenti da parte del Nucleo di Polizia Tributaria del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Agrigento, opportunatamente delegata dall’A.G. per la loro competenza specifica – in supporto all’Arma dei Carabinieri che ha condotto le indagini – per verificare tutti i movimenti in entrata e in uscita (versamenti e prelievi), saldi, giacenze, e di accedere al deposito titoli ed eventuali cassetta di sicurezza dell’ex direttore.
Lo stesso in attesa delle ulteriori decisioni dell’A.G. dovrà rispettare la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla P.G.