Ho sempre avuto la collaborazione di tanti colleghi per meglio informare i lettori. Con Lelio Castaldo, poi, è un’altra storia fatta di affettuosa amicizia. Reciprocamente non ci siamo lasciati soli sulle notizie più importanti. E i giornali con i loro giornalisti spesso soffrono di solitudine. I meriti vanno, non mi riferisco al particolare argomento, al politico o al partito, di turno, che si è svegliato un minuto dopo aver letto la notizia, mai o quasi mai al giornale che ha acceso il faro dell’attenzione. Ora non voglio attaccarmi al petto alcuna medaglia, ma spartire il clamore mediatico sulla vicenda dei Revisori del Conto del Voltano, lo voglio. E a tal proposito proprio per ribadire questa collaborazione riprendo il filo di nota di Lelio Castaldo, pubblicato oggi. Franco Pullara
Lelio Castaldo
Si intitolava le 5stelle del Voltano: chi controlla il controllore?
Questo articolo, apparso sul nostro giornale il 15 scorso ha scatenato un vero e proprio putiferio.
Ripreso dai colleghi di Siciliaonpress il dibattito sulla questione si è fatto davvero incandescente.
Il marito dell’assessora “ai numeri” del Comune di Favara, Crocetta Maida, è onnipresente. La recente nomina nel collegio dei sindaci revisori del Voltano ha fatto storcere il naso a tanti, primi fra tutti anche noi che con questo giornale abbiamo lottato anche aspramente contro quel movimento a 5 stelle che a noi giornalisti ci ha da sempre etichettati come dei pezzi di m…
La nomina discussa e discutibile del dott. Rossano Castronovo, tipica e degna della prima Repubblica (al di la delle qualità professionali dello stesso) andrebbe a cozzare con la nomina di revisore dei conti al Comune di Porto Empedocle, azionista del Consorzio del Voltano.
Credeteci, noi non ci meravigliamo più di tanto. Parentopoli è sempre esistita e forse per sempre esisterà. Crea un certo imbarazzo, semmai, che a mettere in atto questa mossa proviene da un gruppo intriso di stelle che da un anno ha in mano due Comuni: Porto Empedocle e Favara, entrambi azionisti del Voltano. Mentre come dicevamo prima la Maida, assessore della Giunta Alba, è la gentile consorte del Castronovo.
Il revisore onnipresente ha anche attaccato il pacato avvocato Mimmo Russello sol perché si è “permesso” di scrivere dal punto di vista legale che le due nomine cozzano in modo assai chiaro. Dal Castronovo è stato anche offeso in modo non troppo celato (nozioni elementari di diritto commerciale negli Enti Locali, affermazioni fantasiose destituite da ogni elementare fondamento…) e questo, francamente, è inaccettabile.
Avrebbe fatto prima (e sicuramente più figura) il Castronovo a lasciare una delle due cariche, anche se queste sono compatibili. Non fosse altro per il grande polverone che è stato alzato e che, continuando così, difficilmente potrà placarsi.
Fa specie come proprio i 5stelle hanno condotto battaglie memorabile (a voce, però…) proprio contro quella vecchia classe politica che di spartizioni ne ha fatto incetta; quella vecchia classe politica che di parentopoli ne ha fatto un cavallo di battaglia; quella vecchia classe politica che ha distrutto interi paesi ed intere città.
E poi? Dopo queste prediche, tipiche di pastori tibetani, fanno l’esatto contrario del rosario che recitano e mettono in atto tutto ciò che contestano quotidianamente?
Non è compito nostro stabilire se c’è o meno incompatibilità; ma una cosa è certa: esiste anche il momento di opportunità, che non è previsto da alcuna legge ma è dettato dalla questione morale.
Nessuno sta rubando, nessuno sta accusando, nessuno sta parlando di illeciti. Si sottolinea, semmai, quel momento chiamato opportunità che, in casi come questi, deve necessariamente essere messo in atto.
Castronovo non solo se ne fotte altamente, ma contrattacca in modo anche sproporzionato chi osa contestare la sua doppia veste di controllato, controllore e marito dell’assessore. Come se nulla fosse…
Anche questo vuol dire essere onesti. Non necessariamente si deve commettere un reato per essere disonesti. Esiste anche quella onestà intellettuale che a volte è tanto sacra quanto opportuna.
Quella onestà (anche intellettuale) tanto decantata dai grillini che proprio non fa parte della forma mentis del marito della Maida la quale, in questo momento, viene vista come l’asso pigliatutto capace di piazzare il marito a destra e a manca. E lui è contento? La Carmina è contenta? La Alba è contenta? Ma davvero nessuno di loro prova rossore?
Ma Di Battista, Di Maio, nonché il paffuto senatore cuffariano travestito da 5stelle, dove cazzo sono? Lo sanno che nel triangolo Porto Empedocle, Favara e Voltano c’è un limpidissimo caso di maritopoli che sta facendo discutere anche l’Assemblea Regionale Siciliana?
Giova ricordare come il Castronovo, nel sorteggio empedoclino dei revisori dei conti, è giunto secondo. Al primo posto si era piazzata la dottoressa Clelia Mogavero alla quale, però, è stato trovato un cavillo per essere scavalcata proprio dal Castronovo. A quanto pare alla Mogavero mancava un requisito per arrivare prima.
Lei si incazzò di brutto e in un primo momento era intenzionatissima a fare ricorso. Poi non fece più nulla…
Ed in questo contesto emerge in modo assai pregnante il silenzio delle due sindache, Ida Carmina e Anna Alba. Per questa vicenda nessuna delle due fino ad oggi ha aperto bocca. Più che sindache sembrano due bambole con le batterie scariche e, quindi, impossibilitate a profferir parola.
Qualcuno conosce il perché?