I minori trasferimenti di fondi da parte della Regione al Comune di Favara, oltre a mandare in apprensione i lavoratori precari che temono, come annunciato, la loro momentanea sospensione dal lavoro per il tempo necessario ad annullare il gap per il finanziamento mancante, potrebbero impedire di chiudere il bilancio di previsione in pareggio.
In realtà il bilancio 2017 è già stato approvato dalla giunta della sindaca Anna Alba, ed è al vaglio del collegio dei Revisori dei conti. Ma i numeri e la “quadra” sono quelli relativi alla previsione di entrata quantificata mesi fa e riferita all’allora entità dei trasferimenti. Numeri che non potrebbero corrispondere più alla luce di questi minori fondi, e che potrebbero costringere l’amministrazione comunale a rivedere le uscite, non certo quelle già deliberate e spese fino ad ora, ma alle spese da fare da qui a fine anno, ed al conseguente taglio di molti capitoli.
Considerato che siamo in dissesto finanziario, il bilancio si basa esclusivamente sulle spese obbligatorie e quelle per assicurare i servizi indispensabili. Bilancio che deve contenere anche le somme destinate alla procedura semplificata per la liquidazione dei debiti censiti dalla Commissione straordinaria di liquidazione, alla quale il Comune ha aderito.
Dove effettuare i tagli per sopperire ai minori trasferimenti?
“Congelando” i lavoratori precari?
Riducendo le spese per i servizi sociali?
Non vorremmo certo pensare che si possa prospettare all’orizzonte un dissesto bis! Una rimodulazione del bilancio forse si.