Don Marco Damanti si rivolge al presidente Nello Musumeci: “Ho letto sui giornali, la notizia dell’onorevole Miccichè sulla tema aumento stipendi d’oro. Provo tanta amarezza e delusione se fosse vero. L’onorevole Miccichè pensa ad innalzare i stipendi d’oro’, con somme elevate che potrebbero dar da vivere a tante famiglie”.
Micciché non ha detto esattamente che aumenterà aggirando l’ostacolo con non aumenterà “gli stipendi del personale dell’Ars, ma l’accordo sui tetti da 240 mila euro ai dirigenti scade a fine mese, per cui dal primo gennaio si applicano le vecchie tabelle”.
Con le vecchie tabelle ci saranno gli aumenti.
“Come si fa – dice Don Marco – in questo tempo di grande miseria economica, avere il “pallino” di tutelare chi è già tutelato e far morire di fame il popolo. Questo crea in me e nella gente sdegno, amarezza, delusione e non dico sconforto perché invito sempre la gente a lottare per i propri diritti. Il lavoro per vivere una vita dignitosa è un diritto. Presidente, non riusciamo a dare alimenti alle famiglie per fare il Natale e l’onorevole pensa all’aumento degli stipendi di chi ha tanto. Le chiedo una sua parola. Vorrei capire cosa pensa, ne ho bisogno io e la gente”.
La riposta di Nello Musumeci non tarda “Caro don Marco – a parlare è il Presidente – nel mio ruolo di presidente della Regione non ho alcun potere decisionale sulle scelte del parlamento, del suo presidente (Miccichè) e degli stipendi dei suoi dipendenti (più di un centinaio)… Le auguro un Santo Natale”.