Sono arrivati i risultati della verifica effettuata il primo di Marzo dall’Arpa su richiesta della locale Tenenza dei Carabinieri sul possibile inquinamento del luogo dovuto alla fognatura.
L’inquinamento c’è.
“Il campione – scrive l’Arpa – presenta elevati indici di inquinamento chimico, confermando che trattasi di acque reflue di scarico”.
L’agenzia regionale prescrive al gestore della fognatura di “procedere nel più breve tempo possibile alla riparazione del guasto che ha causato lo sversamento delle acque reflue, considerando i potenziali pericoli per la salute pubblica legati alla fuoriuscita di reflui a cielo aperto, appare indispensabile che si proceda alla recinzione della zona interessata”.
Non solo “si rende necessario dare avvio alle procedure di ripristino dell’area interessata”. E cosa di significativa importanza, l’Arpa chiede di procedere “nel termine massimo di 20 giorni alla rimozione della parte contaminata e all’avvio di tutte le procedure di ripristino. Ultimate le operazioni di rimozione del materiale oggetto di contaminazione, si dovrà procedere al trasporto presso idoneo impianto di smaltimento dei rifiuti…”
“Si dovrà procedere inoltre al ripristino dei luoghi con opportuna certificazione analitica dell’avvenuto ripristino. Si sottolinea la necessità di procedere ad opportune opere di sanificazione e disinfezione dell’area interessata al fine di evitare pericoli per la salute pubblica. Infine dovrà essere comunicato un dettagliato crono programma delle operazioni di smaltimento dei rifiuti e di bonifica e recupero del sito contaminato, che dovrà essere trasmesso anche alla Provincia regionale.
Finalmente, si sa sul serio. Il crollo del manto stradale con l’apertura di una voragine causato dalla condotta della fognatura che si è consumata nel tempo, è avvenuto nel mese di Novembre scorso. Girgenti acque ha effettuato sopralluoghi e sondaggi, poi i lavori si sono arenati.
Nel mese di Febbraio, il Sottotenente Giovanni Casamassima ha chiesto l’intervento dell’Arpa, molto probabilmente per il martellamento della stampa sulla grave vicenda. Oltre il 60 per cento dei reflui cittadini transitano dalla Via delle Muse e c’è di che preoccuparsi dalla loro libera fuoriuscita. Adesso, abbiamo i risultati che confermano le ragioni del nostro parlarne continuamente.
Ci volevano i Carabinieri, intanto altri soggetti dovevano preoccuparsi del fatto.