Un anno fa, Agosto 2017, l’amministrazione Comunale deliberava la proposta di bilancio. Agosto 2018 non si vede ancora la luce nel tunnel del bilancio dell’Ente.
Un anno, roba da non crederci! E pensare che l’assessore Maida, vi ricorderete, diede la colpa ai Revisori dei Conti che, a suo dire, perdevano tempo. Nel frattempo i Revisori del Conto hanno fatto il loro lavoro e se ne sono pure andati per scadenza del loro mandato e non hanno avuto “l’ardire” di ripresentare la domanda per essere sorteggiati e rinominati, come a significare che è stata per loro una sorte di liberazione. “Mai più!”, “Mai Più” quasi li sento Signorino, Restivo e Lipari e li vedo scappare a gran velocità.
Esattamente, un anno fa, dicevamo, la Giunta Alba partorì la proposta di bilancio poi dalla stessa amministrazione ritirata, in seguito riproposta e nel mese di Gennaio del 2018 bollata dal parere negativo dei Revisori, da questo momento si perdono le tracce. Fuori dal Palazzo nessuno conosce le ragioni del ritardo nella formazione di uno strumento politico amministrativo necessario e indispensabile. Tutto questo alla faccia della trasparenza, del cittadino in giunta, del noi siamo diversi da quelli del passato e chi più ne ha, più ne metta.
Il bilancio, intanto, doveva essere approvato entro tre mesi dall’insediamento dei Commissari che gestiscono il dissesto. I funzionari si sono insediati il 16 Febbraio del 2017, già nel mese di Agosto dello stesso anno i tre mesi erano abbondantemente superati. I termini a quanto pare valgono per i cittadini, mai per le istituzioni, del resto come si spiegherebbe che al significativo ritardo dell’amministrazione di Favara non si contrappone nessuna azione da parte della Regione e del Ministero degli Interni.
Cosicché una cittadina di oltre 35mila abitanti è senza bilancio, nello stesso tempo, è all’oscuro della situazione economica del Comune e non accade nulla.
Nella totale incertezza finanziaria, l’unica certezza è il pagamento puntuale delle indennità agli amministratori.
Tutto è in ritardo a Favara, ma proprio tutto ad esclusione del pagamento delle indennità, ma volete vedere che era questa la rivoluzione promessa!