E’ giunto davvero il tempo di riflettere seriamente su chi amministra e su come si amministra Favara prendendo spunto sulla polemica all’interno del M5s che ha per oggetto il trasferimento del mercato settimanale.
Il particolare punto è posto nell’ordine del giorno dei lavori del Consiglio comunale di domani e sullo stesso pesa l’invito di Carmelo Sanfratello ex capogruppo grillino di votare contro la proposta dell’amministrazione comunale. Non voglio entrare nel merito perché è dell’assise cittadina, ciò che ci appartiene è la questione politica e il sacrosanto diritto dei cittadini di sapere da chi sono oggi amministrati.
Torniamo indietro di circa tre anni. I favaresi hanno votato il M5s e avrebbero eletto qualsiasi candidato a sindaco proposto dal movimento, che sventolava in città e sventola ancora in Italia la bandiera della trasparenza, della partecipazione, dell’onestà, della discontinuità amministrativa, della diversità con gli altri partiti politici. La gente, vittima della mala politica, ha creduto nel cambiamento e ha deciso di essere amministrata dai grillini. Adesso, dunque, hanno l’obbligo di farci sapere con i fatti se l’attuale governo cittadino è a conduzione pentastellata o a conduzione familiare, amicale, casareccia o qualsivoglia ancora.
Beninteso che la polemica interna al movimento sul trasferimento del mercato è l’ultima in ordine di tempo di un elenco che contiene le prese di distanza dell’onorevole locale, le dimissioni da capogruppo consiliare dello stesso Sanfratello, il rimpasto della Giunta comunale, l’uscita del documento sulla turnazione dopo 30 mesi della presidenza del civico consesso.
Domani sera, in Consiglio comunale in occasione del voto sul trasferimento del mercato, tutti i consiglieri del M5s dovranno essere presenti per sostenere la proposta della sindaca e dimostrare in 13 di ben rappresentare la maggioranza, in caso contrario, gli assenti e i contrari dimostreranno che l’amministrazione grillina a Favara ha fatto il suo tempo. Mentre una resa incondizionata sarà un eventuale ritiro del punto da parte dell’amministrazione comunale.
Dicevo, non entro nel merito della votazione perché doveva entrarci il M5s con il dibattito interno e con il comune convincimento sulla bontà della proposta dell’amministrazione comunale che doveva essere condivisa da tutti i consiglieri della maggioranza, dai tesserati, dai simpatizzanti così come si dice accada a casa dei pentastellati. Molto probabilmente, in considerazione della presa di posizione di Sanfratello, non è stato così. Ed è quello che ci preoccupa ed è per questo che i favaresi, io tra questi, vogliamo conoscere se c’è o non c’è una nuova identità di chi amministra la città. E non si tratta di semplice curiosità, poiché viviamo il dissesto finanziario e in tre anni non si registra neppure un timido miglioramento della qualità di vita ed, dunque, rilevante sapere, fin nei particolari da chi siamo amministrati.
Domani, concludo, avremo le prime risposte alle nostre domande.