Nessun riscontro, non abbiamo niente di ufficiale, alla nota che il Gruppo Misto al Consiglio comunale di Favara aveva indirizzato a tutti i colleghi consiglieri invitandoli ad aderire e sottoscrivere una mozione di sfiducia verso la sindaca di Favara Anna Alba.
L’iniziativa dei consiglieri Sergio Caramazza, Marili Chiapparo, Rossana Castronovo, Vito Maglio e Giuseppe Nobile, datata 4 aprile 2019 era arriva dopo che la proposta di spostamento del mercato settimanale che aveva visto l’amministrazione comunale favarese a guida Movimento 5 Stelle con la sindaca Anna Alba, era stata bocciata proprio “grazie” al voto negativo di alcuni consiglieri della sua maggioranza. Cosa è successo dopo l’inoltro della nota? Quali iniziative sono state intraprese dai consiglieri proponenti per convincere i colleghi che è arrivata l’ora di dire basta all’amministrazione comunale pentastellata e sfiduciare Anna Alba? Interrogativi provenienti da più parti, rimasti però senza risposta. O meglio, qualche vaga notizia ci è arrivata stimolando qualcuno dei protagonisti.
“E’ evidente che vi sono nell’opposizione altri consiglieri che hanno dimostrato di avere giudizi vicini al nostro sull’operato di questa Giunta – ci dice con la solita disponibilità Sergio Caramazza – Se ne è parlato spesso, anche mesi fa, con alcuni di loro. Ciò di cui non siamo certi è se ci possa essere, ed in che misura, un apporto dai consiglieri della maggioranza per firmare la presentazione della mozione di sfiducia”. Giusto, bisogna fare i conti con i numeri già fin dal momento della presentazione della Mozione di Sfiducia, la legge, infatti, precede che sia firmata dai 2/5 dei consiglieri in carica ovvero 10 su 24. “La bocciatura del punto sullo spostamento del mercato comunale è stata a nostro avviso un evidente segno di rottura nella maggioranza, che abbiamo voluto cogliere – continua Sergio Caramazza – inviando, non a caso, il giorno dopo la bocciatura la nota con cui abbiamo invitato tutti i consiglieri a scrivere una mozione di sfiducia”. Quindi non un piatto già servito ma la richiesta di formulare insieme, in condivisione, la mozione di sfiducia. Una condivisione che pare non ci sia stata, nessun incontro sembra ci sia stato, nessun documento è stato stilato, l’appello, insomma, ci pare di capire che sia rimasto una letera morta. “In ogni caso – conclude Sergio Caramazza – atteso giusto il tempo perché maturino le varie posizioni all’interno dei Gruppi e delle Forze politiche, si darà avvio alla stesura della mozione, al di là del raggiungimento del numero minimo”. Ecco la notizia ufficiale! I consiglieri comunali del Gruppo Misto andranno in fondo e, convinti delle loro posizioni, presenteranno comunque in Segreteria la Mozione di sfiducia verso la sindaca Anna Alba.
Anche Carmelo Sanfratello, ex capogruppo del Movimento 5 Stelle, che prima aveva chiesto di ritirare il punto sul mercato e poi, assieme ad altri consiglieri di maggioranza, aveva votato no bocciando la chiesta della “sua” amministrazione comunale, non si sottrare alla nostra richiesta di sapere la sua posizione. “Una cosa è non condividere alcune proposte, tipo quella del mercato (non condivisa anche da altri componenti del mio gruppo) e quindi votare no in aula – ci dice con chiarezza Sanfratello– un’altra è firmare una mozione di sfiducia alla sindaca del proprio Movimento. Un pensiero e una posizione condivisa anche dagli altri colleghi del Movimento che in questo caso specifico o in altri precedenti ci siamo trovati in posizioni diverse rispetto a quella dell’amministrazione comunale”.
In effetti sono state diverse le “differenti opinioni” che in più occasioni hanno visto il voto favorevole di consiglieri d’opposizione e, di contro, il voto negativo ad alcune proposte della maggioranza dei consiglieri pentastellati. Come ci ha detto Sergio Caramazza “si darà avvio alla stesura della mozione di sfiducia ad Anna Alba, al di là del raggiungimento del numero minimo richiesto dalla legge”, noi siamo in attesa che ciò avvenga e naturalmente leggere le motivazioni che saranno a corredo della proposta di Mozione di sfiducia, oltre naturalmente ai consiglieri che la firmeranno.