Stamattina, presso la sede comunale dell’Urban Center, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del nuovo servizio di raccolta differenziata.
Al tavolo tecnico la nostra sindaca, il suo vice e l’architetto Michele Genuardi: responsabile tecnico dell’Iseda nonché rappresentante del raggruppamento temporaneo di imprese che gestirà il nuovo servizio. Questi ha tenuto a precisare che la calendarizzazione della presentazione per giorno 22 novembre non è stata lasciata al caso, ma la data è stata scelta in virtù del fatto che quella in corso è la “settimana europea della riduzione dei rifiuti” .
È trasparito subito dai volti di tutti e tre ma, in particolar modo, da quello del vicesindaco Bennica, l’ottimismo in ordine al nuovo servizio a cui si è approdati dopo un iter defatigante costituito da circa 130 passaggi e che si innesta in un processo di salvaguardia dell’ambiente che porterà benefici per tutta la comunità.
Dopo aver chiarito che quello della differenziata non è solo un processo tecnico ma è, soprattutto, un processo culturale, è stato esposto nel dettaglio il programma.
Vediamo, allora, cosa prevede questo servizio i cui risvolti positivi, secondo la rosea opinione della sindaca, ci consentiranno di lasciarci alle spalle il difficile passato che ha visto ben undici ordinanze di rettifica del calendario di raccolta.
La distribuzione del kit per la raccolta differenziata (costituito da 5 Mastelli e corredato di materiale informativo) partirà il 25 novembre 2019 e si concluderà I’ 1 febbraio 2020. Si procederà in ordine alfabetico suddividendo la popolazione in quattro grandi aree (A-C; D-L; M-R; S-Z) e dedicando, a ciascuna di esse, degli appositi giorni per il ritiro.
Occorrerà recarsi presso i locali ex IPAB, con ingresso da Piazza d’Armi (zona San Francesco), muniti di tessera sanitaria dell’intestatario della Tari, personalmente o a mezzo di un delegato. E’ fatta, comunque, salva la segnalazione d’impossibilita. In questo caso sarà non la raccolta, ma la consegna, ad avvenire porta a porta.
È stato previsto un doppio calendario: uno per le utenze domestiche e uno per quelle non domestiche, è stato inserito un giorno aggiuntivo per la raccolta di plastica e metalli, previsto anche il ritiro porta a porta di indumenti usati (il venerdì, con cadenza quindicinale), una raccolta potenziata per pannolini e pannoloni dietro apposita richiesta dell’utente. Inoltre, nei periodi caldi, ovvero dal 15 giugno al 14 settembre, il ritiro dell’organico sarà effettuato addirittura 5 giorni su 7.
Favara vedrà, anche, la realizzazione di ben otto “isole ecologiche di prossimità” ovvero delle postazioni in cui sarà possibile conferire i rifiuti utilizzando la tessera sanitaria. I mastelli, sebbene siano cinque, non occuperanno molto spazio in quanto non solo sono impilabili, ma sono dotati di un’apertura che consente il conferimento nonostante disposti uno sull’altro. I contenitori saranno dotati di un dispositivo che permetterà di associare ciascuno di essi all’utente di riferimento.
Il cittadino virtuoso sarà omaggiato di un premio: uno sconto sul costo del servizio. Ci sarà un numero verde, attivo dal lunedì al sabato, a cui potrà rivolgersi chiunque per segnalazioni, richieste di chiarimenti etc. ed un apposito sito web dedicato. I controlli da parte del Comune, sul raggruppamento temporaneo di imprese che gestirà il servizio, saranno potenziati: non solo i disservizi potranno essere segnalati anche dal cittadino usando il numero verde ma, altresi’, comporteranno il mancato pagamento del servizio ove questo non sia stato effettivamente prestato dall’impresa. Dal momento che il buon risultato della differenziata dipende dal cittadino oltre che dalle imprese, ha precisato il Genuardi, partirà a breve una massiccia campagna informativa di sensibilizzazione nelle scuole di diverso ordine e grado e saranno anche allestiti degli appositi gazebo ove ci sarà del personale (i cosiddetti facilitator) pronto a chiarire qualsiasi dubbio.
L’appalto durerà 5 anni ed ha ed avrà un costo complessivo di circa 19 milioni di euro. Il servizio vedrà finalmente il suo start quando scadrà il termine ultimo per la consegna dei mastelli e, quindi, a far data dal 2 febbraio 2020. Favara Ovest resterà nel limbo e non potrà usufruire del servizio in quanto ancora inserita nell’ appalto del comune di Agrigento. Non appena, assicura la sindaca, il Presidente della Regione avrà firmato l’apposito decreto sara’ disposta l’integrazione di tale area. Questo, dunque, il nuovo servizio porta a porta che ci auguriamo rompa, veramente, col passato (ancora presente fino al primo febbraio) e non ne rappresenti, invece, il trait d’union.