Finanziata la progettazione esecutiva per la messa in sicurezza del castello Manfredonico- Chiaramontano di Mussomeli, nel Nisseno.
Sicuramente è una buona notizia per la tutela dei beni monumentali, il turismo siciliano e per gli amanti dell’arte, quella corcernente il finanziamento grazie al quale il Castello, di notevole bellezza, potrà essere finalmente fortificato dopo 14 anni di attesa. In effetti l’azione di consolidamento interesserà la rupe, di natura calcarea, sulla quale si staglia l’imponente Maniero che raggiunse il suo Massimo splendore col Principe Manfredi di Chiaramonte intorno al 1365 e che regna su tutta la vallata sottostante coprendo il territorio che si estende da Palermo ad Agrigento. La “Struttura contro il dissesto idrogeologico” guidata dal Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci e diretta da Maurizio Croce, ha affidato l’appalto a raggruppamento temporaneo di imprese di Messina coordinato dall’ingegnere Antonio Pio D’Arrigo. La messa in sicurezza di questo bene monumentale era indispensabile per favorirne la piena fruizione ai numerosissimi turisti ed alle scolaresche, in quanto esso presenta una classificazione di rischio molto elevato (R4).
Per quanto riguarda da vicino l’esecuzione dei lavori, in una prima fase ci si avvarrà di esperti rocciatori per il decespugliamento del versante per, poi, procedere con la chiodatura dei massi che presentano un equilibrio instabile. Nella seconda fase si sigilleranno, invece, le fessurazioni esistenti tra i massi avvalendosi di malta cementizia onde impedire le pericolosissime infiltrazioni di acqua piovana che rappresentano la causa principale dello scostamento dei blocchi di pietra. Quest’ultimo fenomeno non solo rappresenta una seria minaccia per la le strutture murarie del Castello soprastante, ma mina anche la bellezza della roccia.
Non resta che augurarci che i tempi per la messa in sicurezza non si equivalgano a quelli che ci sono voluti per ottenere il finanziamento.