Un’ equipe sanitaria altamente professionale ha accolto i volontari- donatori questa mattina, dalle 8:00 alle 12:00, nella piazza Cavour di Favara.
L’autoemoteca dell’A.D.A.S. stamattina ha sostato quattro ore presso la centralissima Piazza Cavour, onde permettere ai volontari-donatori di compiere “un atto d’amore che scalda più di un raggio di sole”.
L’equipe presente a Favara, degna di nota per professionalità e calore umano è, in genere, costituita dalla dott. ssa Giusy Sutera Sardo, dall’infermiere Tonino Marotta e dall’addetto al trasporto Giovanni Zambuto. Donare è semplice: Occorre solo essere in buona salute, avere un’età compresa tra 18 ed i 65 anni, pesare più di 50 Kg e presentarsi a digiuno muniti di un documento di riconoscimento. Non si può restare indifferenti di fronte al grande bisogno di sangue, donarlo è un gesto altruistico che consente di dare il proprio contributo all’ approvvigionamento senza compiere un grosso sacrificio, un gesto che può salvare la vita di un altro essere umano. Nel caso si sia intenzionati a divenire donatori si verrà sottoposti ad un semplice prelievo di sangue (detto predonazione) in modo che questo possa essere, poi, analizzato. Nel caso in cui tutti i valori risulteranno essere a posto, si potrà donare quando l’unità di raccolta sangue gestita dall’ A. D. A. S. sarà nuovamente a Favara. Sarà possibile compiere quest’atto d’amore dopo aver compilato un semplice questionario anamnestico (risposte: SI – NO) sul proprio stato di salute. La dott. ssa Giusy Sutera Sardo valuterà il questionario, controllerà i valori della pressione e quelli dell’emoglobina e, quindi, l’infermiere, Tonino Marotta, procederà al prelievo (predonazionazione o donazione) con un kit in cui la sacca di raccolta del sangue, comprensiva dell’ ago, è un sistema monouso, sterile. Tra i presenti, stamattina, anche i membri dell’Associazione culturale – teatrale conosciuta col nome di “Gio’ 90” , sensibili a questa importante tematica e convinti che l’informazione di quanto sia importante donare il proprio sangue debba avere il massimo risalto. A Favara vi è, al riguardo, una buona risposta, ma una scarsa presenza di giovani dovuta, secondo uno dei gentilissimi membri dell’equipe, al fatto che molti ragazzi studiano fuori. Purtroppo, invece, si è dell’idea che non ci si renda conto a pieno che il sangue non può essere riprodotto in laboratorio e che spesso è indispensabile per la vita umana come in occasione di gravi incidenti, interventi chirurgici, trapianti di organi, anemie croniche, malattie oncologiche, etc. In Italia occorrono circa 8.000 unità di sangue ogni giorno e per averne la disponibilità in modo costante non si può che ricorrere alla donazione. Solo grazie a quest’atto volontario e gratuito sarà possibile garantire la quantità del prezioso tessuto fluido occorrente per le trasfusioni. Il donatore ne trae solo vantaggi: dal punto di vista morale aiuta il suo prossimo e dal punto di vista pratico effettua con regolarità dei controlli (gratuiti) sul proprio stato di salute.
Il prossimo appuntamento con l’unità di raccolta sangue gestita dall’ A. D. A. S. è fissato, a Favara, per domenica 5 gennaio 2020, c’è tutto il tempo per organizzarsi.