Ad essere arrestato a Canicattì Francesco Parla, classe 1991, colto nella flagranza del reato di detenzione di sostanze stupefacenti.
Nel corso dei potenziati servizi di controllo del territorio disposti dal Questore di Agrigento Maria Rosa Iraci, gli agenti del Commissariato di P.S. di Canicattì si sono recati nell’abitazione in uso al Parla dove, a seguito di perquisizione domiciliare rinvenivano, celati in varie parti dell’appartamento, diverse bottiglie contenente metadone ed altra sostanza stupefacente del tipo marijuana, in infiorescenza essiccata, nonché n°180 bustine di vario formato contenente la medesima sostanza per complessivi kg. 2,400 e circa 1200 buste vuote di varie misure in cellophane, utilizzate per la suddivisione e confezionamento in dosi della droga. Inoltre, la successiva perquisizione di un garage nella disponibilità dell’indagato, il personale della sezione anticrimine del Commissariato di P.S. rinveniva e sequestrava analoga sostanza per un peso netto di 680 grammi mentre nell’abitazione rurale, sita in una periferica contrada del territorio canicattinese, veniva rinvenuta altra sostanza stupefacente del tipo marijuana del peso complessivo di kg. 2.990. Pertanto, tutta la sostanza stupefacente del tipo marijuana, in inflorescenza essiccata per complessivi kg. 6.070 circa ed i numerosi flaconi di metadone sono stati sequestrati perché detenuti illegalmente ed il Parla, al termine delle formalità di rito, su disposizione del P.M. della Procura della Repubblica di Agrigento, veniva condotto presso la propria abitazione per ivi rimanere ristretto a disposizione della citata A.G. Il Gip del Tribunale di Agrigento, dopo aver convalidato l’arresto, ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari.
Un arresto anche a Porto Empedocle di un uomo che deve scontare una pena di 2 anni e 7 mesi. Su ordine di esecuzione emesso dal Pubblico Ministero dott.ssa BISSO personale del Commissariato delle Polizia di Stato di Porto Empedocle ha tratto in arresto Rosario Cristoforo La Rosa, classe 1987, residente in Porto Empedocle. L’uomo deve scontare un cumulo di pene pari a 2 anni e 7 mesi per associazione a delinquere, truffa continuata in concorso, rapina aggravata in concorso. L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato tradotto presso la Casa Circondariale Di Agrigento.