In riferimento alle prescrizioni necessarie per il risanamento del Comune di Favara da parte della Commissione per la Stabilità degli Enti Locali, il Coordinamento dei Lavoratori precari di Favara tiene a precisare che, per quanto concerne il primo punto dell’area tematica riguardante il personale a tempo determinato, non sussistono problemi di sorta.
“Il suddetto personale – si legge in un nota del Coordinamento precari del Comune di Favara – è a totale carico della Regione Sicilia, di conseguenza non può essere applicato il comma 6 dell’art. 259 del testo unico degli enti locali (TUEL) che prevede la riduzione della spesa del personale a tempo determinato a non oltre il 50 per cento della spesa media sostenuta a tale titolo per l’ultimo triennio antecedente l’anno cui l’ipotesi si riferisce. Questa doverosa precisazione, come coordinamento l’abbiamo ritenuta necessaria per rassicurare la cittadinanza sul fatto che i lavoratori precari da 24 anni lavorano presso il Comune di Favara e che hanno sostituito nel tempo il personale di ruolo che man mano è andato in pensione, di fatto non gravano sul bilancio Comunale e di conseguenza non ostacolano in alcun modo il processo di risanamento del Comune di Favara”.
Il Coordinamento precisa inoltre che: “Con le normative vigenti anche la trasformazione dei contratti da tempo determinato a indeterminato così come avvenuto nel resto dei comuni Siciliani non comporterebbe per l’Ente nessun aggravio di spesa”.