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Abbiamo raggiunto il Direttore Responsabile dellโUOCP UTIC โ Emodinamica, dottor Giuseppe Caramanno, a cui abbiamo rivolto alcune domande per provare a fare chiarezza su quanto accaduto in queste ultime 48 ore al San Giovanni di Dio di Agrigento.
Il reparto di Cardiologia, vero e proprio fiore allโocchiello della nostra ASP รจ finito, infatti, suo malgrado al centro della cronaca locale per il primo caso di Covid-19 presso il nostro Presidio Ospedaliero di riferimento.
Di fronte allo scompiglio e alle crescenti preoccupazioni seguite alla paventata chiusura dellโintero reparto, il Dottore Caramanno rassicura: ย โin 12 ore, dopo la dovuta sanificazione di tutti gli ambienti, si รจ riusciti a ripristinare il reparto, il personale medico e infermieristico รจ stato sottoposto a tampone, di cui ancora attendiamo lโesito, i ricoveri programmati sono stati momentaneamente sospesi come da decreto regionale, mentre viene garantita lโassistenza sanitaria per le urgenzeโ.
Rispetto alla questione piรน spinosa su cui tutti, da Favara ad Agrigento, si stanno interrogando da ore e cioรจ in che modo il personale sanitario si รจ reso conto di avere tra le mani un sospetto caso di Covid-19 questo รจ quanto sappiamo:
La signora dopo una visita privata con il suo cardiologo di fiducia che le riscontra un disturbo del ritmo cardiaco, viene indirizzata da questโultimo al reparto di Cardiologia per ulteriori accertamenti e probabile impianto di pacemaker. Pertanto, non transita dal pronto soccorso e sale direttamente in reparto. Lรฌ il medico di guardia raccoglie lโanamnesi, cioรจ la storia clinica, e le rivolge la domanda se avesse avuto contatti con persone tornate dal nord Italia, alla quale la signora risponde negativamente.
Viene effettuata una radiografia da cui si iniziano a vedere segni diuna broncopolmonite, segue una TAC suggestiva di un forte sospetto di coronavirus. A ciรฒ fa seguito il tampone, risultato positivo dopo 24 ore. Mentre se ne attendeva lโesito la signora e i familiari hanno ammesso al personale di reparto di essere stati a contatto con un nipote proveniente da Milano.
Abbiamo infine chiesto al Dottore Caramanno, se i medici e il personale sanitario siano adeguatamente tutelati e se lโOspedale di Agrigento riesca ad adempiere ai protocolli previsti per questa emergenza.
โIl vero problema โ dichiara Caramanno โ รจ che a prescindereย dai protocolli applicati cโรจ sempre il rischio che un paziente con coronavirus possa sfuggire al triageโ.
Appare evidente, dunque, lโunica soluzione possibile per contenere il contagio da Covid-19 nellโagrigentino: richiamare alla responsabilitร del singolo, attuare lโautoisolamento volontario e rispettare le indicazioni governative. Sono infine le istituzioni locali che devono vigilare sullโapplicazione di questi comportamenti che se non applicati rischiano di causare danni allโintera collettivitร .
#RESTIAMOACASA