Il Premier, in un colloquio col Corriere della Sera, ha palesato la necessità di un prolungamento delle restrizioni. Ma la Ministra dell’istruzione Azzolina ha risposto, a skytg24 che si valuterà sulla base delle evoluzioni e dei risultati della didattica a distanza.
Giuseppe Conte reputa improbabile un ritorno alla normalità per la data del 4 aprile. Ciò in considerazione che quasi alla scadenza dei 15 giorni delle restrizioni imposte, il numero dei casi positivi al coronavirus ha superato 35.000 . La chiusura di attività e scuole sarà, dunque, prorogata oltre il 3 aprile, ma al momento, ha affermato, non è possibile fare previsioni sulla data di rientro.
La Ministra dell’istruzione, Lucia Azzolina, a SkyTg24 ha dichiarato : “Penso si andrà nella direzione che ha detto il presidente Conte “ma in questi giorni invito tutti alla massima responsabilità. Non è possibile dare un’altra data per l’apertura” delle scuole “tutto dipende dall’evoluzione, dallo scenario epidemiologico. Riapriremo le scuole solo quando avremo la certezza di assoluta sicurezza”.
Per quanto riguarda gli studenti che debbono affrontare l’esame di Stato, ha detto: “Sicuramente verranno prese misure che dipendono da quanto ancora rimarranno chiuse le scuole. Stiamo pensando a diversi scenari possibili; apprezzo tanto i documenti che le consulte e il forum degli studenti hanno presentato. Gli studenti mostrano grande maturità li terrò in seria considerazione. Saranno comunque esami seri ma che dovranno tenere presenti il momento difficilissimo che gli studenti stanno attraversando”.
Per quanto riguarda un’eventuale proroga dell’anno scolastico,non ha escluso del tutto questa eventualità, si terrà conto dei dati relativi al monitoraggio della didattica a distanza: “se funzionerà non abbiamo motivo di allungare l’anno scolastico; sarebbe offendere chi sta facendo tanto in queste settimane, tra l’altro ricompattando la comunità scolastica”. Al momento “qualsiasi certezza è stata frantumata, le situazioni della didattica a distanza in Italia sono molto diverse…”,
Il comitato tecnico-scientifico per l’emergenza aveva già dato indicazioni in merito alla vigilia del 9 marzo. Gli esperti avevano affermato.”La chiusura delle scuole è un provvedimento che ha un senso se viene applicato almeno per due mesi. Dopo il 3 aprile, quindi, servirebbero altri trenta giorni. Con un possibile rientro in data 6 maggio.
Il comitato ha additato ad esempio la Cina dove il Covid-19 è quasi scomparso, ma le scuole restano chiuse in tutta la nazione.