Massimiliano Palmas
È da diverso tempo che desidero scrivere e comunicare un mio pensiero, fortemente europeista, ma per vari motivi ho sempre rimandato. Oggi, visto che stiamo costretti in casa e mi sono stancato di postare su Instagram i piatti che cucino, provo a intrattenervi condividendolo.
In attesa che il picco dei contagi colpisca la Sicilia leggiamo di Esercito, multe, furbetti, morti, contagi e del reparto di cardiologia di Agrigento chiuso per i motivi che tutti ormai sappiamo. Ma proviamo a salire su una navicella spaziale e guardiamo la terra dall’alto, cosa vediamo?
Io so che statisti del calibro di Matteo Salvini o Luigi Di Maio, Giorgia Meloni, o Silvio Berlusconi per citarne alcuni, non certo i più illuminati, ma che hanno avuto e hanno un peso, una responsabilità politica di certo non paragonabile alla levatura di personaggi del calibro di Konrad Adenauer, Winston Churchill, Alcide De Gasperi, Nilde Iotti, Altiero Spinelli con i quali hanno in comune l’Unione Europea, i primi perché provano a distruggerla, gli altri perché la hanno fatta nascere, sono esempio di malgoverno, qualcuno è stato Presidente del Consiglio, qualcuno Ministro dell’Interno, nessuno ha avuto la capacità di conoscere il paese e la visione per condurlo verso l’unico bene per il popolo, la realizzazione degli Stati Uniti d’Europa, anzi, quando hanno potuto hanno osteggiato e demonizzato l’UE.
A chi fa comodo che la visione dei grandi statisti del passato si realizzi?
Sicuramente a tutti i cittadini europei e di conseguenza all’umanità, perché? Perché l’Unione Europea è garanzia di pace a livello mondiale, costituendo un blocco insormontabile per la Russia, un faro per l’alleato americano ed uno scoglio per la Cina. Bisogna ricordare che il mondo è diviso in due blocchi, uno è costituito da America e Unione Europea e l’antagonista è costituito da Russia e Cina. Tuttavia, in un pianeta tondo e finito con le risorse limitate esiste una legge che si chiama “della sopravvivenza”, alcuni dicevano mors tua vita mea o ancora homo homini lupus, è una legge suprema, superiore, recepita in tutti gli ordinamenti giuridici e che supera i valori del cristianesimo cancellandoli completamente quando radicati e non permettendo né un confronto né la possibilità di essere sovrascritti dalla dottrina cristiana che nel confronto soccombe. È lo jus naturalis che regola i rapporti tra individui ma anche tra stati, è quel seme che genera la legittima difesa, quella causa di giustificazione che giustifica il reato più grave, l’omicidio, annoverato dal catechismo tra i peccati mortali, ma che di fatto può essere legittimato dagli ordinamenti giuridici.
Chi ha interessi contrari?
I blocchi geopolitici Cina-Russia e Stati Uniti d’America, perché?
Per il divide et impera, e se hai il dominio hai bisogno di risorse per mantenerlo, per mantenere il gradimento sul tuo popolo. E così Italia, Francia, Germania, Spagna, Inghilterra, insomma ogni nazione europea, presa singolarmente, si trova ad essere una delle migliori partner degli USA. Ma se proviamo ad unirci in un blocco politico come sarebbero gli Stati Uniti d’Europa, ci troviamo immediatamente ad essere i migliori nemici degli Stati Uniti d’America e di conseguenza territorio di conquista cino-russo. Ovviamente anche la Russia non vuole avere a che fare con un nuovo competitor globale come gli Stati Uniti d’Europa, e ugualmente e per gli stessi motivi la Cina, perché gli Stati Uniti d’Europa diventerebbero la prima potenza mondiale, sia economica che militare e toglierebbe agli USA lo scettro di padroni del mondo. I russi e gli americani hanno ingerito nel referendum sulla brexit perché l’Unione Europea deve essere smembrata, hanno fomentato i Gilet Gialli perché dovevano colpire l’europeista Emmanuel Macron, probabilmente hanno finanziato o comunque aiutato con troll e fake news il rilancio della Lega Nord e i Cinquestelle che in un’Italia in crisi economica hanno fomentato l’odio nei confronti della moneta unica, l’euro, la nostra grande ricchezza. Ma non vedete che l’euro è sempre più forte del dollaro? Non capite l’importanza di essere parte di una moneta forte? Adesso la stampa o per meglio dire internet è diviso in due e da una parte fioccano articoli che incitano all’odio nei confronti degli stati europei che non mandano le mascherine e via dicendo. I troll stanno fomentando l’odio tra gli europei alimentando la paura e le gelosie, prima hanno colpito la tenuta dell’unione, poi hanno colpito il valore della moneta unica, poi hanno colpito la Francia e adesso stanno attaccando il sentimento di appartenenza dei cittadini europei. Ma vi siete dimenticati di quando prima del 2001 andavate a Londra o a Berlino e nessuno accettava le lire? Solo la Spagna che aveva una fragile peseta accettava le lire. La moneta unica è la nostra attuale ricchezza, il mercato unico europeo permette alle nostre merci di essere commercializzate senza dazi, se molti italiani oggi si possono permettere una Mercedes, Audi, BMW, Jaguar è perché il mercato è libero. Non ditemi che credete che i numeri della Lega e di Fratelli d’Italia o dei Cinquestelle o dei Gilet gialli dipendano dalla bravura dei loro leader? Quante volte Putin si è sentito e visto con Silvio Berlusconi? Quante volte Salvini è andato a Mosca? Quante volte i cinquestelle sono andati a Mosca? E a Washington? Perché il Ministro dell’Interno al posto di combattere la Mafia va a Washington? Gli italiani in tutto questo cosa fanno? Niente, si dividono, individuano il nemico africano e dimenticano il nemico mafioso, camorrista, ndranghetista etc. etc. Ma se noi siamo dei partner molto importanti per la NATO, se i russi o i cinesi provassero ad attaccarci tutti i paesi della NATO, americani in prima linea, li attaccherebbero per difenderci. Perché abbiamo aderito alla via della seta cinese? Perché non li teniamo fuori dal 5G? Non basta che i cinesi siano i padroni delle compagnie telefoniche italiane? Ma sapete che cosa sia un settore strategico? L’importanza di mantenere il dominio sui settori strategici è fondamentale per la sicurezza del paese. Quando in Cina è cominciata la pandemia di Coronavirus covid 19 e l’Italia ha inviato 18 tonnellate di materiale sanitario a Wuhan, perché non hanno incrementato le misure di sicurezza in Italia? Perché siamo governati da gente inutile che pensa al twit. Perché la Cina non aveva bisogno delle nostre 18 tonnellate di materiale sanitario, perché il governo e la Protezione Civile avrebbero dovuto rispettivamente dare l’allarme, le istruzioni e attivare immediatamente sia le precauzioni sia le misure per la produzione degli strumenti sanitari che si sapeva sarebbero serviti in Italia. Invece è finito tutto così come possiamo giudicare con i nostri occhi.
A inizio marzo l’Italia, secondo paese al mondo per numero di contagi e purtroppo oggi primo per numero dei morti, ha chiesto l’attivazione del Meccanismo della protezione civile dell’Ue per ottenere forniture mediche. La tardiva reazione comunitaria e la difficoltà nostrana nel reperire un adeguato numero di mascherine dall’estero hanno consentito alla Cina di intervenire facilmente. Le donazioni e il personale medico inviati dalla Croce Rossa cinese hanno avuto l’impatto mediatico più forte. Merito anche della rilevanza attribuitagli dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio, consolidato sostenitore della sintonia con Pechino. Si tratta della terza squadra inviata dalla Cina dopo quelle giunte in Iran e Iraq. Con sé ha portato 30 tonnellate di materiale tra ventilatori, respiratori, elettrocardiografi, mascherine e altri dispositivi sanitari. Formalmente, Pechino ha voluto rispondere alle 18 tonnellate di materiale sanitario inviato dall’Italia a Wuhan lo scorso febbraio. Ora la riflessione deve valutare il fatto che probabilmente in Cina si è diffuso il Covid 19 nella città di Wuhan a seguito dell’esercitazione militare di guerra batteriologica, tuttavia i cinesi accusano gli USA di aver diffuso il virus a ottobre 2019 in occasione dei giochi militari svoltisi sempre a Wuhan. C’è chi dice che il covid 19 sia passato dal pipistrello all’uomo e questa mi sembra una disinformazione e c’è chi sostiene che il dna del virus mostri una variazione ingegneristica, a me piace pensar male e credo che sia proprio così. Ora se fosse vero che il covid 19 sia stato ingegnerizzato in USA ci sarebbe da capire come mai in America si stia diffondendo solo adesso, credo che sia solo una controinformazione cinese che di fatto ha espulso i giornalisti americani dal suo territorio, perché? Forse non possono permettersi il giornalismo d’inchiesta che svelerebbe o potrebbe svelare verità scomode? Immaginiamo di essere i leader di un paese come la Francia, e in emergenza sanitaria in Italia pensassimo come aiutarla in questo momento di bisogno. Io da francese direi, si ma quando i gilet gialli hanno messo in difficoltà la Francia ed il suo presidente abbiamo dovuto richiamare l’ambasciatore in Italia perché Di Maio è andato ad incontrare i gilet gialli, cioè ha fatto una intromissione in politica estera contro un governo amico dando appoggio a criminali rivoltosi, è come se in una partita di calcio un attaccante dia un calcio negli stinchi del proprio compagno di squadra. E allora visto che da francese sono impegnato per un’Europa forte, che comunque economicamente è a trazione francotedesca, che farebbe benissimo anche all’Italia, sai che ti dico cara Italia? Lasciamo perdere.
Non vogliamo l’euro, non vogliamo un’Europa forte, però piangiamo aiuti, non si fa così, non siamo bambini, la prossima volta votiamo con la testa, non con la pancia. Vogliamo parlare di Matteo Renzi? Bene, a molti starà pure antipatico, alcuni dicono che sia finito, io sinceramente non mi sento di attaccarlo, perché è l’unico negli ultimi anni che ha avuto il polso del paese, non solo la sua cultura scolastica, ma l’esperienza politica lo hanno aiutato ad avere quella contezza del paese che altri non hanno, ha capito cosa ci voleva per arrivare ad un’Europa vera, infatti i troll russi e probabilmente anche americani hanno rimbalzato fake news per far fallire il famoso referendum. (il troll nel gergo di Internet e in particolare delle comunità virtuali, è un soggetto che interagisce con gli altri tramite messaggi provocatori, irritanti, fuori tema o semplicemente senza senso e/o del tutto errati, con il solo obiettivo di disturbare la comunicazione e fomentare gli animi). Noi italiani adesso non solo non ci sentiamo cittadini d’Europa, ma non ci sentiamo più neppure italiani, perché siamo già gli uni contro gli altri, ci siamo dimenticati i valori cristiani di accoglienza e solidarietà, sardi contro milanesi, trentini contro milanesi, siciliani contro siciliani (scesi da Milano). Però ai sardi gli piace quando i milanesi scendono a fare il tutto esaurito in alberghi e ristoranti e fanno girare l’economia, ai sardi gli piace, quando stanno male, andare a farsi curare al San Raffaele di Milano. Un conto sono le regole, un altro conto è l’espressione dei valori di fratellanza e solidarietà che devono essere il legante della nostra bellissima Italia. Divide et impera signori, e così la Cina, lo Stato che ha commesso il crimine verso l’umanità di diffondere il virus e che sicuramente sta mentendo sulla diffusione del virus trova lo spazio per inviare medici e macchinari e nelle raccomandazioni diffuse dal governo si premurano di sancire che il virus non viaggia con le merci provenienti dalla Cina. Invece sopravvive sulle superfici, e quindi è chiaro che può viaggiare in aereo dalla Cina all’Italia, chissà quanto può sopravvivere nel cibo che i cinesi residenti in Italia importano dalla Cina, poi i cinesi regalano le mascherine ai propri condomini, al Comune di Agrigento, sono tutti bei gesti, se non avessero secondi fini avrebbero un elevato valore umanitario. Ma io sono fortemente convinto che la politica estera italiana sia allo sbando, la premiership di Conte sia senza bussola e che l’Italia sia sul baratro del precipizio. Chi ha scelto di allearsi con Hitler? L’Italia, chi ha perso la guerra? L’Italia. L’Italia ha perso la guerra, eppure gli americani hanno dato al nostro paese 1204 milioni di dollari con il piano Marshall che hanno permesso la rinascita dell’Italia, hanno ospitato in America delegazioni italiane per far vedere come funzionavano le fabbriche e ci hanno supportato su tutti i fronti, hanno inculcato in molti paesi europei i concetti di libera impresa, spirito imprenditoriale, il recupero di efficienza, l’esperienza tecnica e la tutela della concorrenza, allora in alcuni Paesi quasi del tutto assenti. Inoltre, esso indicò agli europei che l’interdipendenza poteva costituire una soluzione alle tensioni ed ai conflitti, che da sempre avevano caratterizzato la loro storia. Sul piano interno, poi, l’aiuto statunitense consentì alle fragili democrazie occidentali di rilassare le politiche di austerità e di migliorare le condizioni di vita delle popolazioni. Certo hanno aiutato tutti gli stati europei con altre somme, ma non bisogna dimenticare che l’Unione Sovietica non partecipò ai negoziati e vietò la partecipazione del blocco orientale e dei paesi baltici. Negli stessi anni è stata fondata la NATO, di cui l’Italia fa parte. Abbiamo perso la guerra, ci hanno dato i soldi per ripartire e ci hanno garantito la difesa militare garantendoci la pace, noi cosa facciamo con i nostri alleati americani ed europei? Li prendiamo a calci negli stinchi e ci apriamo alla via della seta cinese, di quei cinesi che hanno nello Stato un partner commerciale che finanzia l’acquisto del porto del Pireo in Grecia, di Vado Ligure, di Malta, che vuole Gioia Tauro e che ha molte partecipazioni nei porti della Francia. L’Unione Europea è monca e tutti i singoli stati si fanno comprare dalla Cina, è una conquista commerciale scorretta caratterizzata dalla copia dei prodotti studiati, inventati e realizzati in Europa, nel rispetto del divieto del lavoro minorile, dei diritti sindacali, della tutela del posto del lavoro, del marchio, della lotta alla contraffazione, ci stiamo svendendo su tutti i fronti, perché non siamo uniti. Attualmente assistiamo a tentativi di rilanciare il modello standardizzato di un mondo unipolare e di confondere le istituzioni di diritto internazionale e di sovranità nazionale.
Un tale mondo unipolare, standardizzato, non ha bisogno di Stati sovrani, ha bisogno di vassalli. Storicamente, questo rappresenta una negazione dell’identità e della diversità universale frutto dell’evoluzione umana, della diversa storia di ognuno di noi. Bisogna essere d’accordo con coloro che credono che le decisioni debbano essere prese collettivamente e non nel buio al fine di servire gli interessi di pochi. Questa visione contrasta con i principi e gli effetti della globalizzazione dei mercati, con l’erezione di muri e barriere ai confini degli Stati. È immorale ed eticamente scorretto permettere al capitale una illimitata capacità di movimento e al contempo impedire agli uomini di varcare i confini. L’universo non è nostro, siamo noi che facciamo parte dell’universo e non lo possiamo dominare.
Non possiamo godere delle materie prime africane strappandole al popolo africano e poi impedire a questi uomini di entrare in Europa o Stati Uniti per scaldarsi al focolare del benessere. Anche perché dobbiamo ricordarci che da loro discendiamo e siamo figli delle loro migrazioni. Loro sono la nostra storia. Adesso siamo schiavi del capitale o per meglio dire di chi dispone di quel capitale economico che può spostare masse di denaro e mettere in crisi gli stati, gli stati come noi li abbiamo sempre conosciuti. Eppure oggi esiste Google, Amazon, Facebook, Instagram, Bangood, Telegram, tutti strumenti che accelerano la socialità, la ricerca di informazioni, l’accesso al mercato, ma sono in mano al capitale, non alla politica, e questo non va bene. Perché il capitale persegue il profitto, non il benessere dei cittadini, non la libertà di informazione, non si muove in aderenza ai principi costituzionali. La luce che deve illuminare il percorso che ci porta verso il futuro passa dal concetto di unione, insieme si vince, perché l’unione fa la forza, ma noi non capiamo che cosa sia un’alleanza militare e quindi il Presidente del Consiglio Conte pare abbia accordi con Putin per fare atterrare medici e mezzi militari Russi con aiuti militari.