Da un po di giorni, tutte le mattine intorno alle sette, ricevo in WhatsApp foto del lavoro dei netturbini durante il diserbamento e la pulizia straordinaria di alcune zone della città. A inviarmele è la sindaca di Favara, Anna Alba che mi confermano segue direttamente le attività degli operatori ecologici.
Oggi, l’Amministrazione comunale ha inviato all’indirizzo del raggruppamento di imprese che gestisce il servizio di igiene una lettera infuocata nella quale nulla è risparmiato al gestore. Tra le altre cose Anna Alba ricorda all’Ati Iseda che: “attualmente vengono utilizzati ancora mezzi per la raccolta e trasporto obsoleti e non in linea con quelli previsti dal nuovo appalto; la mancata realizzazione delle isole di prossimità che ha causato l’abbandono della spazzatura in modo indisciplinato di tutti quegli utenti residenti nelle zone non servite dal servizio di porta a porta domiciliare; il mancato spazzamento manuale e meccanizzato nella maggior parte delle zone del comune; la mancata consegna do del Kit di cassonetti per la raccolta differenziata a tutte le utenze, soprattutto alle utenze non domestiche la cui consegna prevista era domiciliare; la non informatizzazione del sistema di raccolta, secondo quanto previsto dal nuovo appalto”.
Ora mettendo insieme i due tasselli relativi ai diretti controlli della sindaca sul lavoro degli operatori ecologici e l’altro della nota di richiamo sulle inadempienze si arriva al risultato che il Comune rivendica il suo pieno ruolo ed intende, finalmente, pienamente esercitarlo.
L’inadeguata qualità del servizio, i continui reclami dei favaresi e il recente sciopero dei netturbini hanno aperto uno spaccato diverso che avrà spinto Anna Alba a seguire direttamente la prestazione lavorativa, proprio quello che da tempo si aspettano i cittadini per risolvere il gravissimo problema di un servizio reso nel peggiore dei modi e dai costi esorbitanti.