C’erano una volta da una parte i lavoratori, le masse di cittadini in condizioni socioeconomiche misere, e dall’altra i datori di lavoro (capitalisti).
Cento anni di storia scritta con il sangue di operai, contadini e sindacalisti dal 1870 al 1970, anno dello Statuto dei lavoratori, che introdusse le regole sulle moderne e civili condizioni di lavoro e stabilì un dignitoso rapporto tra i datori di lavoro e i lavoratori tutelati dalle rappresentanze sindacali.
Nulla è stato regalato al popolo che ha costruito negli anni le regole della democrazia, mentre adesso stiamo consumando a gratis il “grasso” accumulato con sacrifici dai nostri padri. Ma lasciamo perdere ché il discorso si farebbe troppo lungo e perderemmo il filo sull’argomento che ci interessa al momento.
Mi vergogno, così come la stragrande maggioranza dei miei concittadini, di utilizzare il servizio di igiene pubblica eseguito da lavoratori che non ricevono regolarmente lo stipendio, costretti ad indebitarsi per sostenere la famiglia.
Mi vergogno e lo grido anche al Prefetto di Agrigento al quale si sono rivolti i netturbini per la soluzione al loro gravissimo problema. Del resto, è davvero difficile restare indifferenti sapendo anche che la questione non è di facile soluzione. Tutto doveva passare dalla lotta all’evasione fiscale in tutti i settori e, per la particolare vicenda, sulla Tari, la tassa sui rifiuti. Il percorso è: I cittadini pagano la Tari, l’amministrazione utilizza l’incasso per pagare le fatture al raggruppamento di imprese che gestisce il servizio, che a sua volta paga i netturbini. Elevata è a Favara l’evasione fiscale sulla Tari, che molti stimano intorno al 50 per cento. Questa è la causa del ritardo nel pagamento degli stipendi.
La colpa è esclusivamente dell’amministrazione Alba? Vanno alla pari. Le altre amministrazioni che hanno preceduto l’attuale su questo versante e su quasi tutti gli altri hanno fatto ben poco, si fa fatica ad individuare il meno peggiore. In futuro si spera nei giovani, i vecchi hanno già dato e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. In molti ci speriamo.
Attendiamo di vedere la luce in fondo al tunnel, chi non può attendere è il lavoratore che nel rispetto della legge deve essere pagato senza se e senza ma.