“Anticipare il piano vaccinale anticovid per tutto il personale della scuola così da riaprire in totale sicurezza.”
A chiederlo è il Vicepresidente della Commissione Sanità all’Ars l’On. Carmelo Pullara .
“Il piano vaccinale anticovid è già iniziato con la somministrazione delle dosi ai sanitari-dichiara Pullara-ma in un’ottica di favorire la ripresa della scuola con gli alunni in classe occorre, senza alcuna esitazione e ritardi, definire come dopo il personale sanitario vada prevista la vaccinazione di tutto il personale scolastico( docenti e Ata). È importante-sottolinea Pullara -vaccinare prima il personale scolastico per favorire un ritorno in classe in sicurezza. In questa fase più che mai il mondo della scuola ha bisogno di grande attenzione e il Governo deve darsi da fare attraverso iniziative che assicurino docenti e personale, per questo motivo -continua Pullara- ritengo che sarebbe un grande segnale anticipare il piano vaccinale per i lavoratori della scuola. Docenti e personale scolastico vanno inseriti da subito tra le priorità. L’impegno di tutto il paese deve essere quello di mantenere il virus lontano dalla scuola e,disponendo dei primi quantitativi di vaccini, occorre dare un segnale immediato a insegnanti e famiglie.
Pertanto – conclude il deputato regionale -sollecito il Governo regionale a farsi portavoce di questa mia richiesta presso il Governo nazionale per garantire un rientro a scuola in sicurezza e a predisporre nelle classi gli impianti di sanificazione.”
Pullara chiede anche di “Inserire come prioritari nel piano vaccinale anticovid i malati con patologie gravissime che non sono ricoverati presso Rsa e risiedono nelle proprie abitazioni. Porterò la questione in Commissione durante l’audizione dell’Assessore. Razza sul piano vaccinazione.”
“Accolgo – dichiara l’on. Pullara- l’accorato appello di Vincenzo Santangelo docente di Sciacca affetto da SLA e da tumore da circa 10 anni che ha inviato una lettera ad un quotidiano online sollevando la questione. È paradossale -dichiara Pullara-che i pazienti non residenti in strutture sanitarie, sebbene malati gravi,non sono stati considerati prioritari per la somministrazione del vaccino nell’ordine stilato dal Governo. Tali categorie di ammalati gravi fino ad oggi non sono state oggetto di riflessione da parte del governo che si è limitato ad individuare solo pazienti di età superiore a 80 anni come soggetti a cui va somministrato prioritariamente il vaccino. È bene pensare e considerare -dichiata Pullara- la condizione di tutti i soggetti deboli ad alto rischio di contagio con patologie gravissime che non sono ricoverati presso RSA e risiedono nelle proprie abitazioni assistiti da familiari e non.
Personalmente conclude Pullara- mi farò carico della questione e domani, 12 gennaio, la porterò in Commissione all’Ars durante l’audizione all’Assessore alla salute Razza sul piano vaccinazione.”