Si entra nel vivo della competizione elettorale, quando mancano pochi mesi all’appuntamento con le urne del prossimo mese di giugno. E il centrodestra sta provando a presentarsi unito all’elettorato favarese.
L’obiettivo è vincere a primo turno ed evitare il rischioso ed incerto ballottaggio, venendo, in questo caso, a mancare il grande sostegno del voto di “trascinamento” delle liste per il consiglio comunale.
L’obiettivo è, dunque, di mettere insieme tante più liste possibili a sostegno di un candidato a sindaco per portarlo alla vittoria a primo turno.
Sembrerebbe, a tal proposito, che per le liste si siano già attrezzati, mentre sul candidato a sindaco si discute. I componenti della possibile coalizione hanno messo in campo la strategia dell’attesa e dei piccoli passi. Intanto, i possibili papabili, specie quelli graditi dalla deputazione, si fannu priari, si defilano e aspettano il momento più opportuno per cedere alle pressanti richieste della coalizione per scendere in campo. E’ una sorta di teatrino nel quale ogni attore recita la sua parte e conosce il finale della trama.
Favara buon sperare in una migliore futura guida politica? Su un nuovo consiglio comunale migliore dell’attuale non ci scommetterei, considerato che nella formazione delle liste gli addetti ai lavori cercano candidati nelle famiglie estese senza minimamente curarsi della preparazione e della capacità del candidato. Unico requisito è la parentela che lo vota e che porterebbe al successo la lista e all’organizzatore della stessa pronto a portare a reddito personale il risultato.
Ragionamento diverso è la candidatura a sindaco che deve convincere l’opinione pubblica. Le liste aiutano, così come il particolare momento che viviamo, mal di pancia compresi, ma un minimo di presentabilità è necessaria. Da questa scelta, contrariamente a quella per i consiglieri, la città può ben sperare.
Al momento, i nomi si sussurrano e non si dicono apertamente e tra i tanti che si sussurrano c’è già quello che farà la sintesi nel centrodestra. Nome, comunque, gradito dalla deputazione pronta a ripetere “l’operazione” elezioni amministrative di Agrigento.
C’è un altro aspetto positivo, che si aggiunge alla ricerca della migliore personalità da proporre a primo cittadino, ed è quello dell’attenzione sui vari problemi della città e delle soluzioni.
Per concludere, al momento sarebbero pronte le liste dei partiti del centrodestra allargate alle civiche, c’è il dibattito sui programmi, c’è l’interesse della deputazione regionale che vuole affermarsi anche a Favara, c’è ma non si vede il candidato a sindaco. E per ultimo c’è la consapevolezza che al ballottaggio perdere sarà più facile di vincere.