Spazzatura ovunque e silenzio assordante da parte di 24 consiglieri comunali, partiti politici e amministrazione comunale. Ogni tanto qualcuno degli attori si sveglia solo per giustificare l’ingiustificabile: “Ci vuole l’esercito per controllare tutta la città”. Questo dicono, come se Favara fosse abitata esclusivamente dagli incivili, quando, in realtà, pochi maiali a due zampe penalizzano la stragrande maggioranza ormai rassegnata ad aspettare che passi “la nuttata”.
Non c’è una interrogazione consiliare sulla mancata installazione delle fototrappole, delle quali si sa solo che il gestore del servizio di igiene ambientale le ha consegnate da circa un anno all’amministrazione.
All’immondizia si somma il silenzio della politica che non indaga, non analizza il fenomeno e non propone soluzioni.
E’ deprimente per la gente perbene assistere allo spettacolo di una resa incondizionata delle istituzioni locali nei confronti di quattro porci che sfregiano il decoro e fanno aumentare i costi del servizio.
Ed è più colpevole il silenzio e l’assenza di interventi da parte della politica, rispetto al deplorevole comportamento dell’incivile che alimenta le discariche abusive.
Cittadini e parroci a Favara sono scesi in campo per arginare il maledetto fenomeno. Ci sono, proprio dove dovrebbero essere installate le fototrappole, i manifesti dei privati che invitano “pesantemente” i porci a desistere dal loro comportamento, mentre nulla fanno i responsabili politici.
Non lo fanno i consiglieri comunali, lo facciamo noi a chiedere che fine hanno fatto le fototrappole pagate dai contribuenti? Perché non sono state installate? Perché non si utilizza la tecnologia per contrastare il fenomeno? E’ o non è una grave omissione tenere le fototrappole inattive a fronte di un generale degrado della città?
Il silenzio e le omissioni sono sempre chiari segnali di complicità.