Storicamente è la priva volta che accade, ma non ci sono più i margini di tolleranza da parte di nessuno degli attori nella triste vicenda della gestione del servizio ecologico e così, nel pomeriggio di oggi, l’assessore Maria Laura Maggiore ha formalizzato, presso la Tenenza dei Carabinieri di Favara, la denuncia contro le ditte per interruzione di servizio essenziale.
Nella denuncia l’amministrazione comunale ricostruisce i recenti passaggi dall’accordo dell’11 maggio scorso, quando il Comune si era impegnato a versare in favore dell’Ati Iseda 600mila euro al netto di IVA. Il 12 maggio è stato onorato l’accordo con il pagamento di euro 600.826,23 al netto di IVA.
“I lavoratori mi hanno riferito – a parlare è Maria Laura Maggiore – che le ditte li avrebbero informati che da parte del comune era arrivato solo il pagamento di gennaio e febbraio. Questa è la causa dello sciopero di giorno 18. Successivamente, meno di una settimana fa, ai lavoratori sono arrivati gli stipendi fino al mese di marzo. Adesso lo sciopero è motivato dall’atteso pagamento del mese di aprile non contemplato nell’accordo. Non si può tenere una città sotto ricatto. Il Comune ha pagato e ha un rapporto con le ditte. Queste ultime devono assicurare un servizio di interesse pubblico ed è un nostro preciso dovere denunciarne l’interruzione. Ci sono danni rilevanti all’ambiente, all’immagine della città e alla sua economia. Il danno si abbatte sulle attività commerciali chiuse da un anno causa Covid e che adesso devono affrontare i danni del degrado cittadino”.
“Ho promesso – conclude l’assessore – la massima attenzione mia personale, della sindaca e della giunta nel seguire il pagamento delle mensilità per convincerli a desistere dal proposito di scioperare. A tal proposito ho cercato di prevenire la protesta incontrando i lavoratori lunedì scorso, purtroppo senza apprezzabili risultati. La città non può essere vittima di un modo poco idoneo di fare impresa”.