Questa mattina si sono fermati gli operatori ecologici a Favara, dove, a cadenza quasi mensile, i lavoratori sono costretti a protestare per ricevere gli stipendi e i cittadini a sopportare gli effetti di un servizio nato male e destinato a finire peggio.
Hanno deciso di andare, in tarda mattinata, in Tenenza dei Carabinieri a denunciare il mancato pagamento di due mensilità.
I netturbini hanno ragione da vendere, i cittadini di Favara anche di più in una situazione ormai al collasso per responsabilità di chi ha progettato un servizio dai costi insostenibili per la collettività. A questo punto, sembrerebbe sia arrivato il momento della grande chiarezza in favore dei cittadini e degli stessi lavoratori per cercare di rimodulare il servizio per abbassarne i costi e, nello stesso tempo, allargare la platea dei contribuenti virtuosi.
In questa occasione, il Comune è in attesa degli incassi Imu, dei fondi regionali e, ovviamente, dell’incasso della Tari per pagare le fatture alle ditte e, molto probabilmente, rinviare al mese prossimo lo stesso problema, confidando sempre nella “Provvidenza”. Meglio rivedere tutto.