C’è da giorni una diminuzione di portata idrica verso le vasche comunali di Favara e, quindi, i turni si sono allungati, proprio, durante l’estate quando è maggiore la richiesta d’acqua.
I favaresi, grazie in particolare ai tecnici della squadra del servizio idrico diretta dal geometra Pierluigi Giuliana, in mesi di lavoro, erano riusciti a ridurre i turni, mediamente, a tre giorni e in due zone della città a fornire l’acqua h24.
Tutto cancellato, i turni sono lunghi sette giorni e per la prossima settimana è previsto un peggioramento. La causa è la minore quantità di approvvigionamento dal Voltano. Strano a dirsi, mentre Favara soffre per la minore fornitura, le utenze dello stesso Voltano hanno l’acqua h24. Dovrebbe l’amministrazione comunale verificare questo fenomeno ed altri ancora, oltre a battere i pugni per assicurare alla città la fornitura di almeno 70 litri al secondo.
Al momento non si registrano proteste da parte di nessuno come se si stesse puntando ad abituare i favaresi alla totale assenza di servizi. Si sono abituati a non avere i vigili urbani, a vivere nel totale degrado tra i rifiuti, adesso torneranno ad abituarsi a ricevere l’acqua ogni 10 o 15 giorni.
Condannata senza appello l’amministrazione comunale, gli altri che hanno titolo e voce perché non agiscono nel garantire i servizi essenziali ai favaresi?
Non si può leggere, a tal proposito, la notizia di un incontro programmato per sabato prossimo tra amministrazione comunale e ditte sullo sciopero dei netturbini. Possibile che nessuno avverta l’urgenza di trovare una soluzione? Non c’è fretta!
E paradossalmente al di là della stampa non si alza una voce neppure in campagna elettorale.