Non erano a centinaia e nessuno si aspettava una partecipazione di massa, ma non erano neppure poche rispetto a quanto accade in simili situazioni a Favara, dove la gente preferisce starsene a casa.
A riceverle il Tenente dei Carabinieri, Fabio Armetta, che ha recepito le loro istanze. L’incontro è continuato poi fuori della Tenenza arrivando alla conclusione di inviare, anche, una richiesta al prefetto di Agrigento di un confronto, tutto al femminile, da effettuarsi a Favara, in modo da verificare direttamente lo stato di allarmante degrado. A tal proposito il gruppo di signore con Maria Nona, organizzeranno una raccolta di firme, che l’associazione Konsumer trasmetterà al Prefetto.
Intanto, per una strana coincidenza proprio oggi la raccolta dei cumuli ha registrato una accelerazione.
Coincidenza o non coincidenza, a Favara è avvenuto un fatto assolutamente nuovo e di rilevante importanza: le donne hanno dato voce alla sofferenza della città per la grave problematica e non sono disponibili a desistere affinché Favara non precipiti nel giro di poche settimane in un’altra emergenza.
Sanno che la strada è in salita, ma la vogliono percorrere tutta. Oltre al Prefetto, il prossimo interlocutore sarà sicuramente il Governo regionale, l’unico a poter intervenire per tamponare la crisi fino all’elezione del prossimo sindaco ad autunno.
Scritta la cronaca e fatto il mio lavoro, da favarese aggiungo di essere orgoglioso della grande forza e determinazione delle nostre donne che senza ricorrere alla politica, cercano di rimettere sui binari della legalità Favara. Sono convinto che loro più di qualsiasi altro, politici compresi, saranno capaci di accendere il faro dell’attenzione sull’emergenza per trovarne le vere soluzioni.