Continua incessante l’attività della Polizia di Stato, in Licata, per contrastare e reprimere i fenomeni delittuosi che avvengono in quel territorio nonché per controllare i numerosi soggetti dediti a svariate attività delittuose.
In particolare questa settimana, il personale della Sezione Anticrimine del locale Commissariato di P.S., a carico di soggetti gravati da rilevanti pregiudizi penali, ha eseguito 3 misure sostitutive della detenzione della Libertà Controllata, 1 misura di sicurezza della Libertà Vigilata, 2 ordinanze che disponevano la Detenzione Domiciliare e 2 arresti per esecuzione di pene detentive emesse dall’A.G.
Inoltre, il predetto personale di polizia ha eseguito 9 Misure di Prevenzione dell’Avviso Orale, disposte del Questore Rosa Maria IRACI su segnalazione dell’Ufficio di P.S. di Licata, a carico di soggetti gravati da precedenti penali e di polizia nonché con frequentazioni controindicate.
Invero, a seguito della sottoposizione al predetto provvedimento monitorio, i soggetti sottoposti dovranno improntare la loro condotta di vita al rispetto delle leggi se non vorranno incorrere in misure di prevenzione più gravi.
Peraltro, due dei soggetti gravati dalla citata misura di prevenzione, atteso le condanne con sentenze definitive riportate per svariati rilevanti reati, sono stati sottoposti ad un maggiore regime di controllo (c.d. Avviso Orale Aggravato) in quanto non potranno detenere o utilizzare, in tutto o in parte, qualsiasi apparato di comunicazione radiotrasmittente (telefoni cellulari, radiotrasmettitori, walkie-talkie, smartphone, tablet, laptop). Infine, è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Agrigento un pregiudicato, sottoposto alla misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale di P.S. con obbligo di soggiorno, con diverse prescrizioni, il quale si è reso responsabile per due volte della violazione dell’obbligo di rincasare entro le ore 21.
Nella giornata scorsa personale del Commissariato di Canicattì arrestava un quarantenne di Canicattì in esecuzione ad una ordinanza del Tribunale di Agrigento-Prima Sezione Penale in quanto, sebbene fosse sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, si rendeva responsabile di furti e di evasioni e diverse altre violazioni. Pertanto tali comportamenti, reiterati nel tempo, venivano segnalati dagli uomini del Commissariato al Tribunale che disponeva l’aggravamento della misura cautelare.
L’uomo, dopo le formalità di rito, veniva condotto presso il carcere di Agrigento.