Scrivo una lettera aperta ad AICA, Azienda Idrica dei Comuni Agrigentini, non per fare conoscere le cose mie personali a tutti, ma poichè ritengo, anzi ne sono certo, che l’argomento ci accomuna in tanti, anzi tantissimi.
Anche oggi il turno previsto di distribuzione idrica nella mia zona è stato rinviato. Aumentano così i giorni di NON fornitura di acqua che arrivano a circa due settimane, da questo periodo devo escludere uno pseudo turno fatto giovedì scorso, ovvero 8 giorni fa, che è durato meno di 2 ore e con una pressione così bassa da non poter riempire neanche una bagnera. Cose che tu, cara AICA poi benissimo controllare dai tabulati dei tuoi tecnici.
Non è certamente questo il Servizio Pubblico che ci aspettavamo, servizio che dovrebbe garantire a tutti i cittadini una giusta fornitura, non aspiriamo certo all’acquacorrente, acqua H24 in quanto credo che mai avremo nelle nostre parti tale servizio. Ma non perché non c’è acqua, ma perché il sistema, le reti, ma soprattutto il sistema acqua, reti, gestione non ci permette di averlo
Tante le giustificazioni avute, ma non in maniera diretta. Tu cara AICA non inoltri Comunicati stampa, come ho avuto modo di verificare con i miei colleghi, per informare i cittadini, tramite la Stampa, di quello che succede, di quello che sono le problematiche o gli interventi posti in essere. Le cause addotte per la mancata fornitura sono: rottura della condotta di adduzione, mancanza di acqua al Fanaco, Leone o pozzi vari; riduzione della fornitura da Sicilia acque. Tutte cose che al cittadino utente non interessano.
Ma anche dal punto di vista pratico, ordinario le cose sono ancora molto indietro dall’essere normali. Innanzitutto la difficoltà a mettersi in contatto con il call center “siete l’utente numero 15…. adesso siete il decimo in attesa .. . . siete l’utente numenro quattro ……. siete il primo utente ………..tu tu tu tu …… porc@…… cade la linea, ricominciamo daccapo”.
Se hai fortuna e prendi la linea e riesci a spiegare che sei senza acqua da una settimana e che hai bisogno del servizio sostitutivo di autobotte, (bonza che nel mentre, tra una telefonata e l’altra hai già comprato e pagato profumatamente in quanto senza la tua famiglia non può restare), prima ti mandano a casa tua un dipendente incaricato che viene giustamente a controllare che in realtà la tua cisterna è vuota. Fa la fotografia e segnala che non c’è acqua e che possono mandare l’autobotte. Ma non subito perchè ci sono tanti utenti in attesa e forse potrà venire domani. Nel frattempo compri un’altra Bonza.
Nel frattempo ancora di turno idrico neanche una goccia, perchè di acqua al serbatoio comunale ne è arrivata poca e…. “se l’acqua non ci stà la papera non galleggia” direbbe il mio amico e collega Angelo Ruoppolo. Dopo mille peripezie ti informano, informalmente, che l’autobotte arriverà, molto probabilmente l’indomani ancora. Sono le ore 18:00 dell’ennesimo giorno (cara AICA puoi controllare le registrazioni che tu fai delle telefonate degli utenti e vedere che è tutto reale) e ancora non arriva niente, al telefono l’addetto ti dice “l’autobotte è rotta già da stamattina ed è in officina, non sappiamo quando sarà riparata e quando riprenderà il servizio.
E allora che faì? Chiami al privato e ti fai portare un’altra bonza, e siamo arrivati a 4. Finalmente con grande difficoltà guardi il turno idrico nel link di AICA che un amico ti ha passato, perché mai nessuno lo ha pubblicizzato, e vedi finalmente che l’indomani è prevista la distribuzione. Finalmente potro sentire “uscrusciu dill’acqua”, il rumore nella tubatura che annuncia l’arrivo dell’acqua per accendere il motore e cercare di approvvigionarmi e riempire al ciasterna. Ma quando mai! Arriva la comunicazione che i turni sono stati riprogrammati per minore approvvigionamento al serbatoio comunale per cui anche oggi il turno è saltato e forse se ne parla domani.
Nel frattempo, questa mattina il postino mi ha recapitato la bolletta mensile da pagare per la fornitura del Servizio Idrico. FORNITURA DEL SERVIZIO IDRICO!!!!! Cara AICA, ti arriverà a giorni per raccomandata una busta con dentro la bolletta che tu mi hai mandato per il pagamento dell’acqua che non mi hai fornito. Il NON pagarla lo considero un acconto per le autobotti private che ho già pagato in quanto tu non mi hai fornito l’acqua.
Una frase in lingua latina mi affiora sempre alla mente “DO UT DES” OVVERO “DARE PER RICEVERE”. Mi dai l’acqua e ricevi il pagamento, Non ricevo l’acqua e non pago la bolletta.