Ci sarebbe anche la complicità della mano dell’uomo a causare la caduta dell’albero in via Aldo Moro.
Ripetiamo spesso con grande orgoglio che la nostra redazione si arricchisce della collaborazione preziosa dei lettori. E a tal proposito, un nostro lettore, con documenti fotografici, aggiunge al vento, che a circa 70 chilometri orari non poteva da solo sradicare l’albero di pino, anche il danno prodotto dall’uomo.
“Sicuramente – scrive il nostro lettore – in parte la causa è stato il maltempo e il vento ma non darei tutta la colpa agli eventi atmosferici, credo che la colpa in gran parte sia umana e mi spiego meglio. Per curiosità sono andato a vedere l’albero che è caduto su Google maps e ho visto una cosa inquietante, praticamente l’albero in questione è seghettato nella parte del tronco come potete vedere dalle coordinate che vi mando e dalle foto che troverete in allegato all’email. Le foto risalgono a settembre del 2020.
“Da premettere – continua – che un paio di mesi fa sono stati abbattuti proprio degli alberi di pino in quella zona di via Aldo Moro credo per la loro elevata pericolosità, e quindi c’è da chiedersi come mai quell’albero è stato seghettato e non buttato giù? Forse perché si è fatto un lavoro a metà da continuare successivamente? Oppure ancora peggio ci si è accorti che non era da buttare giù ma solo dopo averlo in parte tagliato? Ad ogni modo quei segni del taglio non sono certamente naturali ma artificiali cioè causati dall’uomo”.
A questo punto e dal canto nostro abbiamo chiesto al dottore Lillo Carlino, agronomo, se il taglio lungo la circonferenza del tronco potesse essere determinante a causare la caduta dell’albero che per fortuna non ha fatto vittime, ma solo danni alle auto.
“La corteccia costituisce una sorta di “pelle” per l’albero. – ci dice il professionista – E’ questo il motivo per il quale l’albero, nel tempo, senza corteccia muore. L’albero in questo modo diventa molto vulnerabile agli attacchi delle malattie e dei funghi patogeni,( ad esempio la carie) che ne danneggiano la stabilità”.
“Nella parte interna della corteccia – continua – sono presenti i vasi linfatici il cui compito è quello di trasportare l’acqua e le sostanze nutritive in tutte le parti dell’albero. Quando, però, si verifica lo scortecciamento il trasporto della linfa si blocca”.
“A questo punto, se il danno è ridotto la restante parte sarà in grado di soddisfare il fabbisogno dell’intero albero. Se, invece, il problema è più esteso l’albero senza corteccia muore poiché non sarà in grado di fornire le sostanze nutritive e l’acqua necessarie per la sua sopravvivenza”.
Molto probabilmente più del vento a causare la caduta è stata l’opera dell’uomo.