Polizia, Guardia di Finanza e Carabinieri questa mattina all’imbocco della strada che porta nella riserva di Punta Bianca e anche nel contestato poligono di tiro dell’Esercito.
Un gruppo di manifestanti, Mareamico, Marevivo, Legambiente, No Muos, pronti ad ostacolare il passaggio ai militari per raggiungere il poligono di tiro, ma questi ultimi, attesi alle 10,30 di questa mattina, non sono arrivati. Sul piano delle ipotesi è possibile che abbiamo preferito evitare il clamore dell’opposizione al loro passaggio da parte dei manifestanti. E’ chiaro che il calendario delle esercitazioni prevede altre date nel mese di ottobre e, forse, anche di novembre e non tutti giorni sarà possibile il presidio dei manifestanti che legittimamente chiedono di separare due destinazioni d’uso che fanno letteralmente a pugni come la fa la convivenza di una riserva naturale con un poligono di tiro.
Non è facile spiegarsi come i deputati regionali, in particolare, ma anche i nazionali eletti dagli agrigentini non abbiano preso posizione più delle associazioni a difesa dell’ambiente e dei semplici cittadini oggi presenti a Punta Bianca.
Punta Bianca e la sua riserva naturale è una ricchezza che deve essere utilizzata a beneficio degli agrigentini e dell’economia derivante dal turismo senza le cannonate dell’Esercito al quale assegnare altri spazi per le necessarie esercitazioni.
Questo il comunicato stampa di Mareamico:
“Dopo la denuncia di Mareamico, presentata alla Procura di Agrigento, i Carabinieri del nucleo Forestale e l’ARPA, hanno dimostrato che le esercitazioni militari, che da più di 60 anni si effettuano nel poligono di Drasy, stanno inquinando i luoghi con diffusione di metalli pesanti a terra ed in mare.

Tutto ciò, dallo scorso 5 marzo, aveva portato alla sospensione delle esercitazioni militari nell’area di Punta bianca ad Agrigento, che nel frattempo era diventata Riserva naturale, con il provvedimento di istituzione della Regione Siciliana, lo scorso 23 giugno.
Dal 5 marzo ad oggi l’Esercito italiano NON ha mai provveduto alla necessaria ed urgente bonifica dei luoghi e neanche al ripristino delle strade, da loro danneggiate e promesse al Sindaco di Agrigento, come compensazione per la loro ingombrante presenza, invece – incomprensibilmente – ha annunciato la ripresa delle esercitazioni militari già dal 17 ottobre, anche in presenza di un’inchiesta penale in corso!
Proprio per impedire tutto ciò Mareamico, Marevivo e tanti cittadini hanno organizzato un sit in di protesta, al fine di impedire la ripartenza delle esercitazioni militari, in un posto che deve essere rispettato e tutelato per l’enorme bellezza paesaggistica e naturalistica.
I cittadini protestano, non solo per il rischio di nuovi inquinamenti, ma anche perché nei 7 lunghi mesi di esercitazioni programmate a Drasy, verrà impedita la fruizione della Riserva di Punta bianca, poiché l’unica strada viene chiusa dai militari durante le esercitazioni.
La mancata presentazione dei militari oggi, al primo giorno di esercitazioni, ci fa capire che le interlocuzioni stanno dando i primi risultati, ma comunichiamo che la disobbedienza civile continuerà fin quando le Autorità Competenti non troveranno una soluzione a tale incredibile situazione!”