La Tari ha svegliato la sonnolenta politica favarese e il dibattito iniziato ieri nell’aula Falcone Borsellino continua anche oggi con le precisazioni dei consiglieri vicini all’amministrazione comunale e adesso con la dichiarazione dei loro colleghi Miriam Indelicato, Giuseppe Lentini, Paolo Dalli Cardillo, Antonio Cipolla e Ignazio Sorce.
“Rassicuriamo – dicono i consiglieri- i nostri concittadini chiarendo che nella serata di ieri nessuno dei ccolleghi, che ha bocciata la proposta portata dalla Giunta, ha la volontà di non voler ridurre i costi TARI per chi ha seconde case a disposizione. Non raccontiamo scuse ma citiamo i fatti, tant’è che abbiamo già votato e approvato il 10 maggio una Proposta che prevede una riduzione sui costi della TARI”. Ed è un fatto concreto la proposta approvata nel maggio scorso.
“Ieri sera – continuano Indelicato, Lentini, Sorce, Dalli Cardillo e Cipolla- durante la seduta del Consiglio Comunale ci è stata chiesta una revoca della deliberazione approvata il 10 maggio. Considerando una carotina la proposta dell’amministrazione comunale, poco migliorativa; abbiamo difeso la nostra proposta e ci siamo opposti alla revoca fermamente convinti che sia migliore, più equa e attuabile rideterminando le tariffe già dal 2023, aldilà del parere tecnico negativo ricevuto”.
“Certi della validità della nostra Proposta, in considerazione che siamo stati supportati da professionisti del settore delle entrate locali abbiamo chiesto al Sindaco, alla giunta, ai dirigenti e ai consiglieri comunali di partecipare ad un incontro in call con un professionista del settore; in modo da confrontarci e argomentare entrambe le proposte e capire quale sia effettivamente la migliore soluzione. Abbiamo già inviato l’invito e programmato per Lunedí 14 novembre l’incontro, proprio perché la nostra volontà è quella di agire celermente e trovare soluzioni valide e non di ostacolare o opporsi all’apportare miglioramento alla città. Non è vero che l’opposizione sa dire solo no anzi in questo scorcio di legislatura ha detto tanti sì, anche a malincuore”. Un incontro-confronto che l’amministrazione comunale non negherà, almeno crediamo. Tra l’altro i consiglieri si dichiarano disponibili a cedere sulle loro posizioni qualora si convinceranno sui diversi aspetti del confronto.
“Dopo l’incontro magari avranno ragione loro, anche se ne dubitiamo altamente, e faremo un passo indietro, con l’assoluta consapevolezza di fare il bene dei concittadini. A differenza loro, noi non siamo saccenti e non dichiariamo che la nostra proposta “rappresenti l’unica strada davvero praticabile per ridurre la Tari ai cittadini.”
“A tal proposito crediamo che siano tante le strade percorribili, prima fra tutti rendere più consapevoli i nostri cittadini sull’importanza della differenziata, in modo da avere vantaggi sia per l’ambiente che per apportare una vera riduzione sui costi TARI a tutti i cittadini”. Quest’ultima è davvero la strada obbligatoria per liberare Favara dai rifiuti e ridurre significativamente i costi della Tari, rispetto ai pochi spiccioli sulla quota variabile, argomento che oggi tiene banco.