Non si contano i recenti insulti tra sindaco e consiglieri d’opposizione e viceversa. Insulti di inaudita violenza e, mi sia permesso, ferocia. E qualche mese fa è mancato poco dal passare, in consiglio comunale, dal dirsele al darsele.
Favara è stata, in passato, laboratorio politico della Dc, del Pci, del partito Socialista con donne e uomini di primo piano nel panorama politico provinciale e regionale.
Oggi, con le attuali lotte tra neri in una notte senza luna, siamo ridotti davvero male.
Dannoso e offensivo per tutti riportare in questo articolo le frasi offensive “generosamente” offerte dalle istituzioni locali. Un brutto messaggio per la società civile e in particolare per i giovani. Si semina violenza nel terreno della democrazia, dove protagonisti dovrebbero essere il dibattito e il civile confronto. Democrazia è rispetto delle opinioni e delle scelte diverse dalle nostre. Non è democrazia aggredire in qualsiasi modo l’altro che la pensa diversamente da noi. L’istituzione non può sparare accuse campate in aria. In tutte le occasioni dovrebbe essere ineccepibile e trasparente .
E infine, Favara si può permettere questo spreco di energia in liti e in teatrini?
Nessuno si fotta la testa, va male con tendenza al peggioramento. Questo è il quadro della città per maggioranza, opposizione e tutto il mondo arabo.
Abbiamo davanti a noi la grande opportunità di Agrigento Capitale della Cultura, a questo dobbiamo prepararci con la nostra offerta turistica. E c’è un grande lavoro da fare per migliorare le sorti di Favara e la qualità di vita dei suoi abitanti.
Ci sono mille buone ragioni per chiudere la brutta vicenda e non una sola per continuarla.