Ilenia Capodici, Manlio Cardella e Pippo Spataro rispettivamente responsabili di Adiconsum, Unione Nazionale Consumatori e Cittadinanza Attiva hanno incontrato il Prefetto di Agrigento per esprimere “vivo compiacimento – si legge nel loro comunicato stampa – per il costante impegno profuso da Prefettura, Questura e forze dell’ordine sul delicato e complesso tema dei migranti, che vede Agrigento, Porto Empedocle e Lampedusa, quale porte d’ingresso verso l’ Europa. Problematica sicuramente di complessa gestione e soluzione”.
Le associazioni hanno lamentato “una diffusa latitanza ed elusione, da parte di amministratori locali di comuni, società erogatori e imprese appaltatrici , sui temi di maggiore preoccupazione per i cittadini\utenti relativamente ai servizi di pubblica utilità: dalla raccolta e smaltimento rifiuti, al sistema idrico integrato, sanità e salute mentale, servizi per disabili, tutela animali, trasporti urbani, servizi cimiteriali, manutenzione strade e marciapiedi, verde, ville, giardini, impiantistica sportiva e per il tempo libero. In questi anni, non c’è stato mai un confronto programmatico con le associazioni dei consumatori per individuare su tali diffuse tematiche, adeguate soluzioni di buon governo”.
“Di contro, Agrigento, incassa il pregiatissimo titolo di “Capitale della Cultura 2025,” senza però disporre di un condiviso progetto di ampio respiro, finalizzato ad un rilancio sociale, economico ed occupazionale, capace di tirare fuori l’intera provincia dalle sabbie mobili in cui si trova da decenni incagliata al 103 esimo posto, per reddito procapite, povertà, disoccupazione, qualità della vita, servizi”.
“Purtroppo da parte di Sindaci, Consigli comunali e amministratori, nonché Enti di servizi di Pubblica Utilità, sotto il profilo etico- sociale, se ne ricava una scarsa propensione umana e politica al dialogo e ad un aperto confronto, tutti “consapevolmente” impegnati ad eludere il Codice del Consumo, D.L.vo 6 settembre 2005, n. 206 che all’ art. 136 , che affida esclusivamente, compiti rappresentanza tutela ed assistenza alle sole associazioni riconosciute nell’ambito del CNCU Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti”.
Il Prefetto Romano, dopo un attento ascolto, ha suggerito alle associazioni di rendere costantemente partecipe la prefettura, per un maggiore coinvolgimento circa le istanze e le azioni da intraprendere nell’interesse di cittadini, utenti e famiglie.