Sono state decise nel senso che tutti si auguravano, sebbene solo in maniera temporanea e limitatamente al prossimo anno scolastico, le sorti del rinomato istituto alberghiero “G. Ambrosini” che continuerà ad essere un istituto di Favara e non verrà “declassato” a semplice plesso dell’ istituto N. Gallo di Agrigento.
E’ ufficiale: il rinomato istituto alberghiero G.Ambrosini che ha “sfornato” tantissimi chef di altissima levatura e dato la concreta possibilità di trovare lavoro a tante generazioni di ragazzi, mantiene la propria autonomia per il prossimo anno scolastico permanendo un Istituto di Favara.
Alla notizia del dimensionamento, lo si ricorda, si era registrata una generale alzata di scudi da parte della città per esprimere il proprio fermo e convinto No al declassamento dell’ istituto alberghiero G. Ambrosini, “ascensore sociale” per tanti ragazzi (com’ e’ stato definito dalla docente Forte) ed il 27 novembre scorso era stato appositamente convocato, dalla presidente del consiglio Miriam Mignemi, un consiglio comunale straordinario, aperto, urgente in accoglimento della richiesta dri consiglieri comunali Cucchiara, Bellavia, Airo’ Farulla, Milazzo, Bacchi, Sorce e Pitruzzella.
“L’anno 2024 si apre con un primo, importante segnale di speranza: l’istituto “Ambrosini” rimarrà a Favara anche per il prossimo anno scolastico. Avevamo avuto notizia di questo importante risultato nelle scorse ore, ma solo adesso è arrivata la conferma. Si tratta di una vittoria corale, frutto anche del lavoro condotto dalla nostra amministrazione e del nostro assessore all’Istruzione pubblica Antonio Liotta oltre che dall’impegno di una intera città che ha difeso una delle sue scuole di eccellenza. Un grazie va anche all’assessore regionale Turano che ha voluto accogliere le nostre osservazioni e rimostranze, affinché questo presidio di legalità fosse mantenuto in città. Adesso, però, non possiamo e non dobbiamo abbassare l’attenzione: l'”Ambrosini” deve ulteriormente essere rilanciato e siamo sicuri che, insieme alla dirigenza scolastica, si potrà lavorare in questo senso”. A dichiararlo il sindaco di Favara Antonio Palumbo.
Il decreto legge n. 215/2023 (c.d mille proroghe), recante disposizioni in materia di termini normativi ha ripristinato, ad tempus e per un limitato numero di istituzioni scolastiche (185 sull’intero territorio nazionale) l’istituto della reggenza, che la legge 197/2022 e il conseguente decreto ministeriale attuativo 127/2023 avevano inteso cancellare in radice, facendo venir meno le scuole sottodimensionate.
Al momento non può che gioirsi di questa decisione del legislatore ed accoglierla come auspicato preludio di una sinergia tra i diversi soggetti istituzionali, di un’ azione comune nel costruttivo coinvolgimento dell’opinione pubblica, onde fare pressione coralmente su Governo e Parlamento affinché si decida una riduzione degli attuali coefficienti in forza dei quali disporre il dimensionsmento scolastico da 900/1000 alunni a 600/700 e si risolva il problema in modo permanente.