Al di là della pubblica protesta del consigliere comunale Alessandro Pitruzzella non è pervenuta una sola iniziativa del civico consesso di Favara per dare voce ai cittadini che hanno il dovere di rappresentare e tutelare.
Palumbo fa e i risultati del suo fare sono affidati al tempo, come del resto tutto il suo modo di amministrare. Il passato amministrativo lo conosciamo abbondantemente, il futuro lo conosceremo, compreso il risultato sulle sue idee per superare l’emergenza idrica.
Intanto, il Consiglio comunale che fa? Nulla! Chi da voce ai favaresi?
Alle secche risposte mi piace offrirvi il ricordo di un grande concittadino Gaetano Milioto, buonanima, fu rappresentante dell’associazione per l’acqua pubblica denominata Titano, che con Tony Licata, buonanima anche lui, hanno difeso senza sconti il diritto all’acqua.
A Favara lo hanno conosciuto ed apprezzato per la sua generosa disponibilità nel risolvere i problemi idrici dei cittadini.
Un operaio e un padre di famiglia che, ad un certo punto della sua vita, studiò le leggi e le tecnologie legate al servizio idrico integrato ed iniziò la sua coraggiosa battaglia. Dobbiamo a lui e ad altri appassionati volontari l’acqua pubblica nell’Agrigentino.
Oggi Gaetano Milioto darebbe voce all’utenza e filo da torcere ai responsabili regionali e di Aica chiamati a trovare soluzioni immediate e produttive sull’emergenza idrica, quando siamo già nel mese di giugno e non si vede la luce in fondo al tunnel. Utilizzando un nostro detto: “Scrusciu di carta e cubbaita nenti”.
Ho voluto ricordare un grande concittadino e, nello stesso tempo, offrire un esempio di servizio alla collettività ai consiglieri comunali di Favara.