Le ardue traversate dei migranti su barconi e altri mezzi di fortuna sono notevolmente diminuite nel primo semestre di quest’anno, tant’è che gli sbarchi sono inferiori di circa il 60%.
Questo risultato emerge dal cruscotto statistico del Viminale aggiornato al 28 giugno ultimo scorso che registra una consistente riduzione degli sbarchi di migranti sulle coste italiane.
In pratica, nei primi sei mesi del 2024, sono sbarcati in Italia 25.345 migranti con una variazione percentuale che raggiunge il meno 60% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quando i migranti arrivati sono stati 62.364.
Anche rispetto allo stesso periodo di riferimento dell’anno 2022, il dato 2024 risulta più basso, dal momento che nel primo semestre di due anni fa i migranti sbarcati sono stati 27.346.
Non solo. Nel primo semestre di quest’anno, sono stati effettuati 2.242 rimpatri, ossia il 15% in più rispetto dello stesso periodo dello scorso anno, quando i migrati rimpatriati sono stati 1.939.
“Si tratta di risultati certamente riconducibili all’azione che il governo sta portando avanti” -secondo le dichiarazioni ministro Matteo Piantedosi– “per contrastare il vergognoso traffico di migranti e affermare un più rigoroso rispetto delle regole in materia di migrazione, a cui va aggiunto l’incoraggiante dato sui rimpatri forzosi di coloro che non hanno titolo a rimanere in Italia”.
Analoga evidenza risulta alla Croce Rossa Italiana che gestisce l’hotspot di Lampedusa e comunica di aver registrato nel mese di giugno un crollo degli arrivi di migranti pari al 73%: 2.885 arrivi rispetto ai 10.441 dello stesso mese dell’anno 2023.