La data ultima per l’aumento dei tributi comunali coincide con quella dell’approvazione del bilancio che recentemente è stata spostata dal 30 giugno al 20 luglio. Ma al Comune di Favara si arriva sempre all’ultimo momento, col fiato in gola, pochissimo prima dello scoccare del gong.
Così, il 15 luglio (5 giorni prima della scadenza perentoria), l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Antonio Palumbo, porta all’ordine del giorno del consiglio comunale sia l’aggiornamento biennale (2024/2025) del Piano Economico Finanziario (PEF) finalizzato alla Tassa Rifiuti (Ta.Ri.) sia la conseguente nuova determinazione della Ta.Ri.
le lamentele e la bocciatura del consiglio
Ma in consiglio comunale sono state subito avanzate legittime lamentele.
In primis, la lamentela sul perdurante mancato incasso degli introiti spettanti al Comune per il conferimento dei rifiuti differenziati (carta, cartone, plastica, alluminio, vetro, etc…).
Poi, la lamentela sul persistente fallimento dell’obiettivo di elevare decentemente la percentuale di raccolta differenziata (cosa che farebbe abbassare notevolmente il costo esorbitante dei conferimenti nella discarica dell’indifferenziato).
Ancora, la lamentela sull’inefficace politica di riduzione del numero degli evasori del tributo comunale.
Infine, la lamentela sull’ assoluta carenza di iniziative che possano consentire adeguati ricavi dalla vendita di materiale (ed eventuale energia) derivante dai rifiuti.
Si tratta di quattro fattori che -a detta di alcuni consiglieri d’opposizione e non solo- permetterebbero di ridurre in modo sensibile la Ta.Ri., incidendo cospicuamente in riduzione sulle previsioni di spesa del servizio contenute nel P.E.F.
Ciò posto, il consiglio comunale non ha approvato l’aggiornamento del PEF e quindi nemmeno l’aumento della Ta.Ri., denunciando anche che i dati e le informazioni relative alla raccolta differenziata e pubblicate sul web-site istituzionale del Comune di Favara sono ferme all’anno 2022 e, come se non bastasse, quei dati e quelle informazioni sono oltremodo incompleti.
Tutto finito?
La richiesta di nuova convocazione del consiglio da parte del sindaco
No, c’è ancora tempo sino al 20 luglio, così il sindaco -all’indomani della bocciatura dei due argomenti- richiede immediatamente alla presidente del consiglio comunale, Miriam Mignemi, una nuova ed urgente seduta consiliare.
Perché?
Per approvare gli argomenti non approvati nella seduta del 15 luglio scorso, ovvero la delibera sull’ aggiornamento biennale (2024-2025) del PEF e la delibera dell’aumento della Ta.Ri.
La presidente, per riunire il consiglio comunale, non può fare altro che scegliere le date del 19 e, in eventuale seduta di prosecuzione, del 20 luglio.
In queste giornate di caldo afoso e di acqua che arriva col contagocce e quando Dio vuole, ci mancava pure un’altra discussione sull’aumento della tassa sui rifiuti.