Si è svolto stamattina, davanti il palazzo della Prefettura di Agrigento, un presidio di protesta contro il disegno di legge governativo sulla sicurezza.
Gli attivisti e i simpatizzanti di CGIL e UIL, il sit-in hanno voluto manifestare la contrarietà alle progettate norme che introducono nuovi reati e limitano la libertà di dissenso e le mobilitazioni sindacali; a quelle che consentono l’incarcerazione delle donne in gravidanza o con figli piccoli; a quelle che tendono a criminalizzare i migranti…
Il testo del ddl rafforza, tra l’altro, le misure (anche penali) contro la resistenza cosiddetta passiva sia all’interno delle carceri sia nelle strutture di trattenimento ed accoglienza per migranti,
Il segretario generale della CGIL di Agrigento, Alfonso Buscemi ha stigmatizzato che il governo nazionale “invece di affrontare il malessere dei giovani, dei lavoratori e delle famiglie, pensa a depenalizzare i reati contro la pubblica amministrazione che spesso sono reati spia per la presenza della mafia”.
Il segretario generale della UIL di Agrigento, Gero Acquisto, ha dichiarato che “il Ddl sicurezza è un provvedimento considerato pericoloso per la democrazia del Paese: esso, tra l’altro, limita l’iniziativa e le mobilitazioni sindacali per difendere i posti di lavoro e contrastare le crisi aziendali e occupazionali”.
il disegno di legge contro il quale è stata attivata la protesta reca “Disposizioni in materia di sicurezza pubblica, di tutela del personale in servizio, nonché di vittime dell’usura e di ordinamento penitenziario”, è stato approvato dalla Camera nei giorni scorsi ed è stato trasmesso al Senato.
Chi voglia prendere visione o scaricare il testo approvato dalla Camera e trasmesso al Senato, può cliccare qui.